Narni: giovedì mattina la città si ferma per rendere l'estremo saluto a Giulio Chiani
La città si appresta a rendere l'estremo saluto a Giulio Chiani. I funerali dello sfortunato 31enne, morto dopo una lunga malattia, avranno luogo giovedì mattina (19 dicembre) alle 11 nel Duomo di Narni. Il feretro partirà dall'obitorio di Terni intorno alle 10,30. Ad attenderlo ci sarà tantissima gente: i parenti, gli amici e i tanti ex compagni di squadra di Giulio. In primis quelli della Narnese che indosseranno le maglie con i colori rossoblù. Saranno presenti i dirigenti e tantissimi tifosi della squadra cittadina. Con ogni probabilità anche le altre società, con le quali Giulio aveva giocato in passato, saranno in qualche modo presenti. Il dolore per la scomparsa del povero Giulio, che lascia la mamma, la moglie e una bimba che solo tra un mese compirà tre anni, è davvero grande ed ha coinvolto migliaia di persone. La foto che abbiamo scelto per allegare a questo articolo è molto significativa. Essa ritrae papà Fabrizio insieme a Giulio. Erano tempi in cui nessuno dei due poteva pensare da quale terribile destino fossero attesi. I due erano legatissimi e Fabrizio nutriva un amore straordinario nei confronti di questo suo unico figlio. Seguendo le orme del papà, che aveva militato nelle file dell'Uda Sport arrivando a giocare in Eccellenza, Giulio aveva sin da piccolo intrapreso la carriera di calciatore, iniziando ben presto a regalare delle belle soddisfazioni a Fabrizio. Entrambi tifavano Inter ed avevano nel cuore la Narnese calcio. La soddisfazione di Fabrizio nel giorno in cui Giulio arrivò ad indossare la fascia di capitano della prima squadra rossoblù, fu enorme. Sono stati anni di gioie per la famiglia Chiani, poi l'inizio della malattia di Fabrizio e la decisione di Giulio di lasciare il calcio per dedicarsi al lavoro ed alla famiglia. Fabrizio si è spento alla fine di agosto di due anni fa, dopo una lunghissima malattia che lo aveva minato pesantemente nel fisico. Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare che 28 mesi dopo da quel giorno, saremmo stati qui oggi a piangere la scomparsa di Giulio.