Tentano la truffa del falso incidente nei confronti di una 86enne, i carabinieri arrestano un uomo e una donna
I carabinieri della Sezione Operativa di Terni e quelli della stazione di San Gemini hanno arrestato due 49enni. Si tratta di un uomo residente fuori regione e di una donna del luogo. I due sono accusati del reato di tentata truffa in danno di un’anziana. "La tecnica del raggiro - spiegano in un comunicato i carabinieri -, è sempre la stessa. Un sedicente maresciallo dei carabinieri contatta la vittima sull’utenza fissa dell’abitazione, dicendole che il figlio ha appena investito un pedone e che per questo è in stato di fermo; per poter essere liberato deve essere pagata una somma, in questo caso 10.000 euro, in denaro o equivalente in monili d’oro, da consegnare a un incaricato che si presenterà di lì a poco a casa. Stavolta, però, i truffatori non hanno fatto i conti con l’86enne che, insospettita dalla telefonata allarmistica, ha avvisato il nipote che, a sua volta, ha segnalato il fatto al 112. La Centrale Operativa dei carabinieri, che a seguito di altre segnalazioni di tentativi di truffa aveva già concentrato tre pattuglie in zona, le dislocava a cinturazione dell’area ed inviava personale in abiti civili. Nel frattempo il comandante della stazione di San Gemini raggiungeva l’anziana per garantire la sua sicurezza. I carabinieri della Sezione Operativa appostati nei pressi dell’abitazione della donna, notavano passare nella via una Fiat Panda, con a bordo due persone, che si allontanava e poi transitava nuovamente di fronte alla casa della vittima. Capito che gli occupanti stavano facendo un sopralluogo preventivo prima di presentarsi per il ritiro dei soldi, i militari intervenivano fermando il veicolo condotto dall’uomo. Nonostante entrambi, inizialmente, negassero il coinvolgimento nella truffa, i carabinieri procedevano alla perquisizione personale e veicolare. Proprio questa attività permetteva di riscontrare che sul cellulare della donna vi era attivo il tracciato gps con impostato il civico della vittima. I due sono stati arrestati per il concorso nel tentativo di truffa. Il giorno successivo l’arresto è stato convalidato dal Giudice del tribunale di Terni, che ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Terni, mentre nei confronti della donna quella dell’obbligo giornaliero di presentazione alla Polizia Giudiziaria". I carabinieri sottolineano il fatto che "Il procedimento è pendente in fase di indagini preliminari e sino ad eventuale condanna irrevocabile gli indagati devono ritenersi innocenti".