Venerdì 22 marzo Narni Sotterranea si arricchirà di una nuova perla. In quella data verranno infatti inaugurati gli ultimi restauri effettuati presso la chiesa ipogea di San Michele Arcangelo e la nuova sala immersiva. Si tratta di restauri realizzati grazie ad un finanziamento di 170mila euro fatto tempo addietro dalla Unicusano. Il denaro andrà a coprire anche un secondo stralcio di lavori in corso d'opera all'interno della chiesa di San Domenico. Il progetto, relativo al complesso dell'ex convento e della chiesa, lo scorso anno si è aggiudicato il terzo posto al concorso nazionale denominato "Art Bonus". C'è grande attesa per l'inaugurazione della nuova sala immersiva. "I visitatori - ha detto Roberto Nini - potranno accedere all'interno di questa sala che racconta la storia riguardante la scoperta dei sotterranei narnesi. Come è facilmente intuibile, per noi si tratta di una giornata importante che ci riempie di soddisfazione. A partire dal 22 marzo, infatti, avremo la possibilità di migliorare l'offerta e di regalare a coloro che verranno a trovarci nuovi spazi molto suggestivi da visitare". La sala è ospitata all'interno di quella che era la sede del Tribunale dell'Inquisizione di Narni. Essa era completamente interrata e sono stati necessari importanti lavori per riportare alla luce il pavimento originario del '500, oggi protetto da vetri che ne permettono la visione. Saranno visibili anche gli altri due pavimenti che sono stati costruiti sopra all'originale: uno risalente al '700 e l'altro all'800, quando in queste stanze era ospitata una caserma. "Sulle quattro pareti della sala - ha aggiunto Nini -, verrà proiettato il video riguardante la storia della scoperta, insieme alle foto di quell'incredibile esperienza che suscita in noi ancora oggi delle grandi emozioni". Grazie al finanziamento ottenuto, è stato possibile restaurare anche gli affreschi della volta della chiesa ipogea. Quel cielo stellato, che sovrasta la chiesa sotterranea, è tornato a splendere, grazie ad una pregevole opera di restauro. Anche il pavimento che si trova nell'area dell'altare, ora ricoperto di ghiaia, tornerà alle origini, grazie alla posa di mattoni realizzati attraverso il calco di quelli originari.