Turismo, Gianni Daniele (Lega) attacca il Comune: "molti obiettivi sono rimasti irrisolti"
Parla di "ritardi inaccettabili dal punto di vista turistico" e chiede al sindaco di attivarsi per non "bruciare" la bella stagione, prossima ad arrivare. Gianni Daniele (Lega), attacca sindaco e giunta su un versante che in verità negli ultimi anni ha visto sempre in prima linea gli amministratori narnesi. L'esponente della Lega parla di operatori del settore che, secondo lui, sarebbero preoccupati e di ritardi nell'affidamento della gestione di siti come le Gole del Nera e Le Mole. "La stagione turistica - afferma Daniele - è alle porte con le prossime festività pasquali e il lungo ponte del 25 aprile, ma tra gli operatori del settore a Narni circola una certa preoccupazione dal momento che restano irrisolti molti obiettivi". Il consigliere provinciale e comunale della Lega punta il dito su "ritardi ed incuria". "Purtroppo – spiega - devo constatare che le nostre eccellenze turistiche si trovano in uno stato di degrado inaccettabile. Vedi le 'Gole del Nera' che da troppo tempo attendono un bando che possa assegnare una degna gestione e 'Le Mole', il secondo sito turistico più gettonato dopo 'Narni sotterranea', che è chiuso ed è in attesa dei noti lavori di messa in sicurezza. Anche Le Mole versano in uno stato di totale abbandono. La scorsa estate - afferma Daniele - gli operatori avevano notato un calo del fatturato, poi divenuto progressivo nei mesi successivi, sia per quanto riguarda la ricettività, sia per il 'bike rental' con dati addirittura inferiori rispetto agli anni della pandemia". Si parla poi di camperisti. "Cosa si saranno detti i numerosi camperisti – si chiede Daniele -, che nel territorio narnese, vicino ai siti turistici principali non hanno trovato un'area a loro dedicata?". "Il turismo – conclude l'esponente della Lega - è una risorsa che può cambiare l’assetto economico e sociale del nostro territorio e non ci possiamo permettere di farci degli 'autogol' di nessun genere, neppure aumentando l’inquinamento con qualsivoglia impianto di riconversione energetica a biomassa, perché ne abbiamo già abbastanza".