Tre giovani donne rom in trasferta a Terni per rubare negli appartamenti: fermate e denunciate
La Polizia ha fermato e denunciato tre cittadine croate, una delle quali ancora minorenne, gravate da numerosissimi precedenti penali per furti commessi in tutta Italia. L'episodio è accaduto a Terni nella mattinata di giovedi 9 dicembre. Intorno alle 12.00 un cittadino indiano ha chiamato il 113 perché non riusciva più ad entrare nel suo appartamento in un condominio di via Corona. All’arrivo, gli agenti della Squadra Volante hanno notato che la serratura era stata manomessa ed hanno avvertito i Vigili del Fuoco. Nel frattempo, anche un altro condomino riferiva di avere lo stesso problema. Gli agenti hanno subito avviato le indagini e grazie alle immagini registrate da una telecamera posta sullo spioncino di un altro residente, i poliziotti hanno potuto vedere due giovani donne intente a smontare lo spioncino di una porta. Le immagini sono state inviate alla Sala Operativa che le ha inviate ad un’altra pattuglia della Volante. L'equipaggio aveva da poco ricevuto una segnalazione relativa a tre giovani nomadi sospette che si stavano aggirando in via Martiri della Libertà, quindi a poca distanza da piazza Corona. La descrizione delle giovani corrispondeva così sono state fermate e portate in questura per accertamenti. Dal fotosegnalamento, sono emersi decine di precedenti per furto, mentre nelle borse delle tre donne sono stati trovati guanti, un paio di forbici, una limetta ed una piccola torcia elettrica. Giovanissime, di 17, 22 e 33 anni (una delle tre incinta), provenienti dal campo nomadi di via di Salone di Roma, sono state denunciate per tentato furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso ed allontanate da Terni con il provvedimento del divieto di ritorno. Preziosa, anche in questa occasione, è stata la collaborazione dei cittadini, ai quali la Questura di Terni raccomanda di segnalare sempre ogni situazione sospetta rilevata nel proprio quartiere, in quanto, conoscendo bene la “normalità” del proprio condominio, sono i primi a rendersi conto di circostanze dubbie o anomale.