Terni: prima edizione dell'Ape d'oro, la Provincia premia personaggi di arte, sport, scuola, cultura, sociale e sanità
In una sala del consiglio gremita, si è celebrata la prima edizione dell’iniziativa ideata dalla Provincia di Terni per dare un riconoscimento a chi si è particolarmente distinto nello sport, nella scuola, nel sociale e nel volontariato, nelle arti, nella cultura e nella sanità. Ad aggiudicarsi l’Ape d’Oro 2024 sono stati per la categoria arte e cultura Severino Della Rosa (alla memoria), premiato da Mogol, per la categoria solidarietà e volontariato sociale il Soroptmist di Terni, premiato da Dominga Cotarella, per la categoria sanità Daniele Giuliani, premiato da Giacomo Giovannelli, per la categoria sport Romolo Pelliccia, premiato da Alessio Foconi, per la categoria Scuola Piero Amerini (alla memoria), premiato da Fausto Dominici. A vagliare le candidature arrivate e scegliere i vincitori è stata una commissione di esperti che era composta da la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, dal campione di scherma Alessio Foconi (sport), dal grande paroliere Giulio Rapetti Mogol (arte e cultura), da Dominga Cotarella (solidarietà e volontariato sociale), Fausto Dominici (scuola) e Lorella Fioriti (sanità). Il premio è una spilla a forma di ape realizzata dagli studenti del liceo artistico di Terni, premiati anch’essi.
“Ci tenevo particolarmente a questa iniziativa – ha detto la presidente Pernazza - Grazie alla commissione, al prefetto, al questore, al comandante dei carabinieri, al comandante dei vigili del fuoco, alla dirigente scolastica del liceo artistico, ai consiglieri provinciali. Oggi è una giornata importante, una bella iniziativa e una notizia positiva fra le tante di cronaca che ci arrivano ogni giorno”. Di seguito le motivazioni dei premi.
Severino Della Rosa
Per esser riuscito a valorizzare nei suoi quadri prima territori e volti amerini poi scorci immaginifici di arte contemporanea. Per non aver mai interrotto quel processo creativo di ricerca di nuove esperienze artistiche. Per esser stato capace di esprimere la sua vena di maestro d’arte attraverso dettagli e sfumature. A ritirare il premio la sorella Carla, su proposta dell’associazione Forma Aps.
Soroptmist Terni
Per il valore delle iniziative messe in campo in questi anni e per la forza, il coraggio e la competenza delle donne che ne fanno parte. La scelta di investire energie, tempo, ascolto, presenza, risorse per affrontare temi complessi e di alto valore sociale non rappresentano solo una testimonianza che rende un servizio prezioso per tutta la comunità di Terni. Esempi come questo fanno cultura, sviluppano sensibilità, educano le nuove generazioni, rafforzano comportamenti virtuosi. Fra le tante cose messe in campo vi è il progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”, un luogo, costituito appositamente presso il comando carabinieri di Terni, la questura, la procura della Repubblica e il tribunale di Terni, per svolgere gli interrogatori di donne vittime di violenza domestica e di minori, testimoni o vittime anch’essi di violenza domestica. A ritirare il premio Lorenzina Bolli, prima vicepresidente e Alessandra Ascani.
Daniele Giuliani
Per l’impegno, l’abnegazione e la professionalità dimostrati nel suo lavoro di medico presso l’ospedale Santa Maria di Terni. Per essere ogni giorno al servizio e al sostegno della cura delle persone. Per esser riuscito a salvare la vita di una ragazza giovanissima, vittima di un grave incidente stradale. Premia Giacomo Giovannelli su proposta della giovane a cui il medico ha salvato la vita.
Romolo Pelliccia
Per l’impegno sportivo nella specialità “marcia” che tutt’ora persegue, all’età di 88 anni e per aver ottenuto titoli italiani, europei e mondiali sia indoor che outdoor. Per la passione e l’importanza dello sport che trasmette ogni giorno ai giovani atleti. Il suo palmares: 14 medaglie d’oro, 7 d’argento ai mondiali; 19 medaglie d’oro agli europei. Proposta del Panathon club Orvieto e Italia e dalla Libertas.
Piero Amerini
Per le qualità umane e l’impegno civico, per l’attività svolta come docente e come formatore, per la cura e la sollecitudine a favore dei giovani in ambito professionale e sportivo. Per aver creduto, con singolare anticipo, nella competenza del ‘problem solving’, oggi essenziale. Ritira il premio il figlio Stefano Amerini. Proposta del comitato nato in suo nome.