Terni: approvato in Provincia un Odg riguardante impianti potenzialmente odorigeni nella zona di Narni
Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sugli impianti potenzialmente odorigeni nel comune di Narni. A proporre l'Odg è stato il gruppo di maggioranza “Provincia Libera” (relatore Gianni Daniele). Nel dispositivo il Consiglio impegna la Presidente “a sollecitare l’approvazione della legge regionale sulle emissioni odorigene e a richiedere agli organi competenti l’installazione di sistemi fissi predisposti al monitoraggio e controllo delle emissioni inquinanti e odorigene fuggitive da impianti industriali civili o dal traffico veicolare che insistono sulla zona di Terni e Narni”. Di seguito il testo dell’ordine del giorno: “Premesso che l’art.1 comma 85 legge 7/11/2014 no.56 “ Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni dei Comuni” dispone che le Province “…. esercitano le seguenti funzioni fondamentali: A) Pianificazione territoriale provinciale di coordinamento nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente per gli aspetti di competenza. Dato che il territorio narnese parimenti a quello ternano è caratterizzato dall’ insediarsi di attività industriali molto importanti che hanno consentito a centinaia di lavoratori, famiglie e all’intera comunità di progredire e crescere sia economicamente che culturalmente ma allo stesso tempo hanno acuito alcune criticità ambientali. Considerato che oggi le stesse attività industriali sono state capaci di cambiare la loro funzione che, soprattutto nella parte sud (ex industrie chimiche di Nera Montoro e nelle aree di Treie e San Liberato) si è concentrata su attività legate alla Green economy tanto da attrarre nuovi investimenti legati al riciclo e al riuso. Considerato che nel corso di questi ultimi anni e anche in questi giorni alcune attività hanno purtroppo generato criticità e problematiche continue soprattutto legate alle emissioni odorigene. Problematiche che hanno causato proteste dei residenti, l’’emanazione di varie prescrizioni (Arpa) e conseguenti importanti ordinanze Comunali e Regionali a tutela dei cittadini. Odori molesti, gestioni non sempre trasparenti e disponibili al confronto con i residenti e soprattutto l’ennesimo incendio di novembre presso l’area industriale di Nera Montoro di una cabina elettrica hanno causato allarme, proteste e generato sfiducia tra i cittadini. Siamo fermamente convinti che recuperare riciclare e riutilizzare i rifiuti sia domestici, zootecnici che industriali rimanga l’opzione prioritaria su cui dobbiamo impegnarci e lavorare per consentire alle future generazioni di vivere in un pianeta migliore, ma questo deve avvenire nella piena sostenibilità in armonia con i cittadini e territorio. Osservato che abbiamo registrato l’impegno delle istituzioni comunali ma affinché si possa limitare o risolvere il problema è necessario che la Regione Umbria si doti di una legge specifica con criteri chiari per la localizzazione programmata e condivisa con le amministrazioni locali per impianti di questo tipo e di strumenti, normativi e tecnici necessari ai successivi controlli”.