Giovedì 21/11/2024
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Teatro di palazzo, Bruschini (FI) prende le difese di Paolo Baiocco: "il Comune gli affidi un incarico all'interno del progetto di recupero"
Una storia della quale Narnionline.com si era già occupato. E' quella dell'architetto e regista narnese Paolo Baiocco. Fu luì, 40 anni fa, a "scoprire" che nelle stanze dell'ultimo piano del palazzo comunale, piene di detriti, si nascondeva un antico e prezioso teatro. Oggi, l'architetto Baiocco vorrebbe che gli venisse riconosciuto questo merito, magari attraverso un incarico lavorativo che lo veda all'interno del pool di professionisti che stanno lavorando al progetto di recupero. Ma così non sembra essere stato. Così per "difendere" il ruolo ed i meriti di Baiocco, scende in campo Sergio Bruschini di Forza Italia che chiede al Consiglio Comunale di fare qualcosa per riconoscere a Baiocco i suoi meriti. "Narni - scrive Bruschini in un comunicato -, si appresta, grazie a cospicui contributi nazionali e regionali, a restaurare un teatro rinascimentale rimasto celato per decenni all'ultimo piano del palazzo comunale. Il termine 'celato' è quanto mai appropriato, in quanto quegli spazi abbandonati da sempre, sono stati riscoperti nel lontano 1980 da Paolo Baiocco, narnese doc, che si era da poco laureato in Architettura alla Sapienza di Roma con il voto di 110. I lavori di restauro sono partiti da poco ed in molti ci saremmo aspettati che colui che fu lo 'scopritore' e nello stesso tempo il propugnatore del recupero di quel teatro, venisse almeno coinvolto nel progetto, ma, a tutt'oggi, il contributo di conoscenza ed esperienza di Paolo Baiocco sembra essere stato letteralmente ignorato da parte dell'amministrazione comunale che ha affidato ad altri tutte le operazioni di recupero e restauro. A dimostrazione di quanto vado affermando - aggiunge Bruschini -, c'è la 'storia' di questa scoperta, raccontatami dal protagonista, e delle fasi che ne seguirono fino ai giorni nostri".
QUANDO BAIOCCO SCOPRI' IL TEATRO ALL'ULTIMO PIANO DEL PALAZZO COMUNALE
"E' il 1980 - ricorda Bruschini -, quando l'architetto Baiocco viene chiamato a collaborare al rilievo del Palazzo Comunale dall'architetto incaricato del progetto generale di restauro. La curiosità del neo-laureato, un buon colpo d'occhio ed evidentemente anche un pizzico di fortuna, permisero a Baiocco di comprendere che in quelle stanze, poste nel sottotetto del palazzo comunale, tra mucchi di detriti e sterco di piccioni, si nascondevano i resti di un teatro antico. Baiocco aveva proprio lavorato da un anno alla sua tesi di laurea in Architettura sul tema 'La nascita del Teatro all’Italiana' e questo contribuì a far scattare in lui la molla, che lo portò a voler approfondire a tutti i costi le ricerche. Così egli si convinse ben presto che quella grande sala malridotta fino a molti anni prima aveva ospitato un teatro risalente al periodo barocco. Baiocco riferì immediatamente all'architetto e poi al Sindaco di quel tempo la sua scoperta, ma entrambi si mostrarono scettici, dicendo che non c’era nessuna notizia storica a riguardo e nessun documento che dimostrasse quanto da lui affermato. Da quel giorno l'architetto Baiocco iniziò una vera e propria 'crociata' (durata oltre venti anni) tendente a convincere i vari sindaci dell'esistenza di quel teatro, posto all'ultimo piano del palazzo comunale, andava riportato alla luce e valorizzato. Tuttavia non ci fu verso di smuovere le coscienze di nessuno di questi amministratori, che, evidentemente, non credettero alle parole di Baiocco e non vollero credere che poteva davvero esistere quel prezioso e rarissimo esempio di teatro antico. Baiocco, insomma, tentò in tutti i modi per convincere i vari sindaci a cambiare il progetto di restauro che prevedeva lo smantellamento di quella sala, un intervento che, se attuato, avrebbe determinato la perdita irrimediabile di quel manufatto".
IL SINDACO ANNESI FU L'UNICO A CREDERE NEL PROGETTO DI RECUPERO
"La svolta - continua il racconto di Bruschini -, ci fu quando Baiocco aveva ormai perso ogni speranza. Ecco infatti che l'allora sindaco Luigi Annesi accoglie la richiesta dell'architetto narnese e chiede di predisporre una variante al progetto per salvaguardare il Teatro antico. Nel frattempo, l'architetto Baiocco, a supporto della sua tesi, effettua delle ricerche nell’archivio storico comunale dove trova molte notizie relative alla nascita ed all’attività del teatro, che risulta documentata dal 1572 al 1876, quando viene definitivamente abbandonato, per lasciare spazio al nuovo e più capiente Teatro Comunale, da poco inaugurato. Nel 2003 Il professor Stefano Mazzoni dell’Università di Firenze, decide di pubblicare lo studio dello stesso Baiocco nella ricca pubblicazione 'Drammaturgie dello spazio', che raccoglie diversi studi sul Teatro Greco, Rinascimentale, Barocco, fino agli studi di Renzo Piano e Luca Ronconi. Il Teatro di Palazzo di Narni viene così inserito tra gli esempi più interessanti di teatri di tutte le epoche. Negli anni che seguiranno viene approvato il progetto di restauro del Palazzo Comunale, che dovrebbe comprendere anche il ripristino funzionale del Teatro, ma alla fine i fondi si rivelano insufficenti ed il Teatro di Palazzo viene di nuovo abbandonato".
NEL 2018 IL COMUNE INTERPELLA BAIOCCO, POI SI "DIMENTICA" DI LUI
"Arriva il 2018 - riferisce Bruschini -, anno in cui viene approvato un nuovo, cospicuo finanziamento finalizzato proprio al restauro ed al ripristino funzionale del Teatro di Palazzo. La stessa amministrazione interpella Paolo Baiocco per comunicargli ufficialmente la notizia, e per informarlo della volontà di volerlo assolutamente coinvolgere nell’attivita’ del Teatro, almeno per due motivi: è lui che lo ha riscoperto ed ha lavorato perché si arrivasse al restauro, ed è lui la persona che più di tanti altri può vantare un’esperienza quarantennale ed a livelli internazionali nel campo del teatro. Considerato che da 40 anni l'architetto narnese Paolo Baiocco ha scoperto, creduto e lavorato per ridare alla città un così importante monumento".
IL CONSIGLIO COMUNALE SI INTERESSI DELLA VICENDA
"Visto che la stessa amministrazione - cocnlude Bruschini - ne ha voluto riconoscere, sin qui solo a parole, l'importante contributo alla città ed alla cultura in generale che ha dato Baiocco con la sua 'scoperta' ed il suo 'lavoro'; Considerato che sono trascorsi due anni dall'approvazione dei lavori e che un gruppo di tecnici, del quale l'architetto Baiocco non fa misteriosamente parte, sta già lavorando al progetto, non vorremmo che l'esclusione di un personaggio (narnese, è opportuno ribadirlo) di questo spessore fossimo costretti a liquidarlo con la classica locuzione latina 'Nemo propheta in Patria'. Chiedo al Consiglio Comunale di riconoscere il valore e la determinante genesi data a questo risultato da parte del nostro concittadino Paolo Baiocco e considerata la sua preparazione ed esperienza nel campo artistico, culturale e teatrale, che il Consiglio medesimo ne chieda, nei modi e nelle forme che la giunta riterrà più consone, il coinvolgimento dell'architetto Paolo Baiocco nelle operazioni di restauro e rifunzionalizzazione del teatro di palazzo".
21/7/2020 ore 3:05
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