Il 17 settembre di sei anni fa moriva a Narni Franco Ricci. In città nessuno ha dimenticato quest'uomo che nel corso della sua vita si è impegnato tantissimo a favore della propria comunità. Una vita trascorsa in fabbrica (Elettrocarbonium) dove ha conosciuto gli anni d'oro ma anche quelli bui della crisi iniziata alla fine degli anni 80. Poi il periodo della pensione che lui ha vissuto dedicando interamente il suo tempo al volontariato. E' stato Franco Ricci nel 1980 a far nascere la prima associazione di protezione civile di Narni. Era affiliata all'Arci e per questa ragione prese il nome di "Prociv Arci". Il primo grande ed importante banco di prova fu quello del terremoto in Irpinia, dove Franco si recò insieme ad altri volontari narnesi per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma. Da lì in avanti decine di altri interventi importanti, non solo a Narni ed in Umbria, ma anche in giro per l'Italia. Dove c'era un'emergenza ed arrivava la chiamata, Franco rispondeva "presente" e partiva di gran carriera. "Chi ha conosciuto Franco Ricci - dice di lui Lorenzo Filiberti, attuale presidente della Prociv Narni -, sia in città che fuori, lo ricorda come un buon padre di famiglia; una persona onesta e disponibile verso tutti. Le cose che ci ha insegnato le ricordiamo ogni volta che caliamo in una forra nella ricerca di una persona scomparsa, nelle piazze piene di gente che festeggia, nei boschi ardenti pregni di fumo, al comando di mezzi speciali in acqua, nell'aria e in ogni dove. È impossibile non ricordare chi era Franco. Un modo di essere: resilienti, disponibili, attenti verso il prossimo, goliardici, in fondo anche persone semplici o sarebbe meglio dire 'normali'. Nella vita - prosegue Filiberti -, Franco è stato un volontario, ma anziché piantare alberi nel più puro spirito ecologista, ha piantato uomini. Gambe, braccia, spalle, mani e teste, che ancora oggi vanno in giro dappertutto ad aiutare gente che per vari motivi se la passa male".