Sanità, l'intervento di Sinistra Italiana: "che fine hanno fatto i 26 milioni di euro destinati al territorio ternano?"
"Città della salute e ospedali di Narni Amelia e Terni. Che fine hanno fatto i finanziamenti (26 milioni di euro) per la sanità pubblica nel territorio ternano?" A chiederselo è il circolo di Sinistra Italiana di Terni. "I cittadini di questa parte dell’Umbria - scrivono da SI in un comunicato -, sono molto preoccupati per lo stato di difficoltà in cui versano i servizi pubblici. Intollerabile attesa per le prestazioni diagnostiche, la congestione di molti reparti ospedalieri a Terni, il progressivo ma incessante ridimensionamento degli Ospedali di Narni ed Amelia, la inadeguatezza delle risposte dei servizi territoriali soprattutto in materia di non autosufficienza, la mancanza di personale medico ed infermieristico. Il governo 'Conte 2', con decreto firmato da Conte, Speranza e Catalfo sui fondi del piano pluriennale di investimenti dell’Inail, ha concesso un finanziamento, il 4 febbraio 2021 a favore dell’Ausl 2 di Terni, per un ammontare di 26 milioni, per la realizzazione della 'Città della Salute'. E’ un progetto in cantiere da tempo ed il ritardo non è imputabile principalmente alla Giunta Tesei. E’ comunque un progetto importante poiché dovrebbe ridurre i costi di affitto sostenuti, trasferendo tutti gli uffici Ausl in una sede di proprietà, liberando risorse per il potenziamento dei servizi sanitari territoriali. Ora il finanziamento c’è, da quasi due anni. Lunedì scorso, 5 dicembre, nel corso di un'audizione al Comune di Terni, dinanzi alla richiesta esplicita avanzata dal consigliere Gentiletti di Senso Civico, il Direttore Generale dell’Ausl 2 ha dichiarato che per quell’area si attende una decisione definitiva sul nuovo ospedale e che per l’intanto si utilizzeranno dei fondi Pnrr per la costruzione, al posto di due fabbricati che saranno demoliti, di una 'Casa della salute' che seguirà le tempistiche del Pnrr. Sui fondi disponibili ed inutilizzati nessuna risposta esplicita, ma, di fatto, una rinuncia ad impiegarli. Con un colpo solo, l’Ausl 2 rinuncia ad un importante finanziamento e decide di continuare a pagare un canone di affitto per la sede ternana. E chi ha deciso? Come si è assunta una tale decisione?".
SITUAZIONE NUOVO OSPEDALE NARNI-AMELIA"Si aggiunge a questo - prosegue la nota di Sinistra Italiana di Terni -, che le risorse occorrenti per la costruzione del nuovo ospedale di Narni e Amelia vengono rimpallate da una linea di finanziamento all’altra, senza dare a quelle comunità alcuna certezza finale e conclusiva. Per il nuovo ospedale di Terni, la Regione insiste per percorrere la strada del project financing, il che, per essere chiari, significa che quello di Terni, peraltro in un futuro temporalmente del tutto indefinito, sarebbe comunque l’unico ospedale pubblico umbro gestito da un privato. Eppure importanti pronunciamenti della giustizia amministrativa (Tar e Consiglio di Stato) e di Presidenti di Regione, contestano il ricorso a questo strumento per la realizzazione di Ospedali pubblici. Ed è incomprensibile perché a Terni non venga programmato un nuovo ospedale gestito dal pubblico, come è in tutto il resto della regione. Si aggiunge a questo, l’incertezza che produce la nuova Convenzione Regione - Università di Perugia, sulle prospettive dell’Azienda Ospedaliera di Terni. Rimettere in discussione scelte programmate come quella sulla 'Città della Salute', lasciare un’alea di incertezza e di vaghezza sulle risorse su cui si possa fare affidamento per il nuovo ospedale di Narni e Amelia, legarsi ad una soluzione, rifiutata motivatamente altrove, come il project financing per il nuovo ospedale di Terni ci fa giungere alla conclusione che le prospettive della sanità pubblica nel nostro territorio sono pessime. Intendiamo denunciarlo, auspicando che le istituzioni e le forze organizzate di questo territorio reagiscano".