Mercoledì 01/05/2024
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Politiche giovanili: interventi del Comune per favorire l'inclusione e la coesione sociale
I tempi sono cambiati, la socializzazione latita e i social network hanno cambiato radicalmente i paradigmi dei rapporti tra i giovani d’oggi e dei centri dedicati a loro che vanno ripensati. E in seguito ad un’analisi ben più approfondita operata dall’amministrazione, è arrivata una proposta operativa sul tema da parte dell’assessore alle politiche giovanili, Silvia Tiberti. La proposta è è stata poi approvata dal consiglio comunale all’unanimità. "I giovani cercano sempre più spazi che rispettino la loro autonomia e libertà decisionale - spiegano dall’amministrazione - un approccio leggero di supervisione risponde a questa esigenza, consentendo ai giovani di plasmare le attività e gli spazi in base alle loro preferenze e interessi che sono in costante evoluzione". L’idea è quella di proporre un modello di spazio pubblico più flessibile è in grado di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze della gioventù, mantenendo nel tempo comunque una certa rilevanza. "Il superamento della visione tradizionale permette di abbracciare nuove idee e pratiche innovative - spiegano dall’assessorato - consentire ai giovani di esprimere la propria creatività e contribuire alla progettazione delle attività può portare a soluzioni più originali e all'avanguardia, - favorire la partecipazione attiva da parte dei giovani. Inoltre, consentendo loro di essere coinvolti nella definizione degli spazi e delle attività, si stimola un senso di appartenenza e responsabilità". "Gli obiettivi sono la prevenzione del disagio sociale, lo sviluppo di competenze e abilità, favorire la creatività e l'espressione individuale, la crescita del capitale sociale, ridurre la criminalità giovanile. Le azioni del programma prevedono la collaborazione e la strutturazione di una sinergia con il terzo settore (Asp Beata Lucia e Arci comitato di Terni) tramite convenzioni e accordi attuativi per la definizione delle forme di collaborazione e partecipazione al coordinamento del centro di aggregazione e al suo monitoraggio, la supervisione del processo educativo secondo il modello innovativo illustrato attraverso una professionalità esterna che segua lo svilupparsi delle politiche giovanili agite nel contesto di Narni in particolare in e per alcuni progetti e processi che possono rappresentare degli 'oggetti di lavoro' su cui praticare sia una azione di osservazione, sia di condivisione sia di proposta attraverso, appunto, una supervisione e accompagnamento leggero. Da coinvolgere anche le scuole del territorio, le associazioni sportive e ricreative territoriali, dei centri civici al fine di favorire la partecipazione attiva e il coinvolgimento della comunità locale in un processo educativo diffuso".
12/2/2024 ore 10:35
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