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Percepivano illecitamente il "Reddito di cittadinanza", i carabinieri denunciano due uomini, uno di Otricoli e l'altro di Terni
Due persone denunciate per aver percepito illecitamente il "Reddito di cittadinanza". Nel primo caso sono stati i carabinieri della stazione di Otricoli a denunciare in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Terni un 27enne disoccupato di origini ternane. Lo stesso è stato anche segnalato all’Inps affinché gli venga sospesa la fruizione del beneficio. A carico dell’uomo lo scorso 17 settembre 2021 i militari avevano eseguito una misura di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Spoleto. In seguito al provvedimento l'uomo era stato condotto presso la Casa Circondariale di Terni. Successive indagini avrebbero permesso di accertare che il 27enne, nel precedente mese di maggio, aveva presentato all’Inps la domanda per ottenere il "Reddito di cittadinanza". La domanda era stata regolarmente accolta, ma durante la detenzione in carcere il 27enne aveva omesso di comunicare agli uffici preposti di esserne beneficiario. Infatti, la concessione del sostegno economico quale misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale è subordinata ad una serie di requisiti reddituali e patrimoniali nonché di compatibilità che i nuclei familiari devono possedere cumulativamente al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio. Tra i requisiti di compatibilità il Legislatore ha previsto la mancata sottoposizione a misure cautelari personali di chi ne fa richiesta. La somma complessiva indebitamente percepita ammonterebbe a circa 4.816,70 euro.
ALTRA DENUNCIA A TERNI
I militari della stazione di Terni hanno deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica un ternano di 45 anni, già noto alle forze dell’ordine. Nel corso dei controlli in materia di titolarità alla richiesta del "Reddito di cittadinanza" i militari hanno accertato che l’uomo, malgrado fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari dal mese di novembre del 2021, aveva avanzato istanza per ottenere il beneficio nel successivo mese di dicembre, omettendo di comunicare la misura cautelare in atto cui era sottoposto e riuscendo a percepire indebitamente, dal mese di gennaio 2022 al mese di marzo 2022, complessivamente 1.500 euro. L’Ispettorato del Lavoro di Terni è stato informato per la revoca del beneficio e l’avvio dell’azione per il recupero delle somme indebitamente percepite.
28/4/2022 ore 14:30
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