Paziente narnese, affetto da una malattia rara, ringrazia i medici dell'ospedale "Santa Maria" per le cure ricevute
Una lettera ai giornali per elogiare il lavoro dei sanitari dell'ospedale "Santa Maria" di Terni. A scriverla è un narnese, Mauro Bonucci. "Sono affetto - scrive nella missiva -, da una malattia rara del midollo spinale che mi ha reso disabile al 100%. Nel corso degli anni ho dovuto affrontare diversi interventi chirurgici complessi e tuttora sono seguito presso il Policlinico San Matteo di Pavia, centro di eccellenza e riferimento per la mia patologia. Per monitorare costantemente l’evoluzione della malattia, devo sottopormi periodicamente a numerosi esami, spesso impegnativi dal punto di vista fisico. Fino a poco tempo fa, molti di questi accertamenti richiedevano l’uso della sedazione, con tutte le difficoltà e le controindicazioni che essa comporta. Da anni svolgo - continua Bonucci -, tali esami presso l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, che desidero pubblicamente ringraziare per la disponibilità, la professionalità e la sensibilità sempre dimostrate nei miei confronti, anche grazie al prezioso contributo del servizio Dama (Disabled Advanced Medical Assistance). Negli ultimi mesi mi è stata proposta una nuova possibilità: affrontare gli esami senza sedazione, ma attraverso l’ipnosi, nell’ambito di un progetto multidisciplinare. Ammetto di essere stato inizialmente scettico, ma sin dal primo incontro con il Dott. Pierluigi Granaroli, neurochirurgo, ho compreso di trovarmi di fronte a una competenza straordinaria e a una sensibilità umana rara. Grazie alla sua guida ho potuto vivere un’esperienza profonda e sorprendente, che mi permetterà di affrontare gli esami in modo sereno e consapevole, riducendo al minimo l’impatto fisico ed emotivo. Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine al Dott. Granaroli, a tutto lo staff del Dama e alla Direzione dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni per aver sostenuto e promosso un approccio tanto innovativo quanto umano. Esperienze come questa - conclude Bonucci -, dimostrano che la nostra sanità, quando sa unire professionalità, empatia e visione, può diventare un vero modello di eccellenza. Mi auguro che a queste iniziative vengano riconosciute e garantite tutte le risorse necessarie affinché possano continuare a crescere e offrire ai pazienti più fragili e non solo nuove speranze e strumenti di cura".