Paolo Garofoli è il nuovo presidente della sezione Meccanica di Confindustria Umbria
L’assemblea della sezione meccanica di Confindustria Umbria ha eletto il nuovo presidente per il biennio 2022-2024. Si tratta di Paolo Garofoli, dell’azienda Garofoli di Terni. L'azienda è leader nella progettazione, realizzazione e assemblaggio di soluzioni tecnologiche per i settori difesa, aerospazio e telecomunicazioni. Vicepresidente è Andrea Marcantonini, di Mct Italy di Bettona, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di betonaggio per sistemi di produzione e distribuzione del calcestruzzo. L’assemblea, che si è riunita nella sede di Confindustria Umbria a Perugia, ha eletto anche i componenti del consiglio direttivo. Nel segno della continuità l’intervento del neo presidente Paolo Garofoli che, ringraziando l’assemblea per la fiducia dimostratagli, ha sottolineato di voler proseguire l’attività svolta da chi lo ha preceduto. “L’incarico che mi è stato affidato – ha sottolineato Garofoli – rappresenta per me un onore e una grande responsabilità, considerata la complessità del momento che la nostra economia si trova ad affrontare. Dedicheremo quindi particolare attenzione al tema della sostenibilità, non solo ambientale ma anche organizzativa, sociale ed economica per cercare di dare continuità alle nostre imprese ampliandone la visione e facendo leva su modelli di governance multidisciplinari”. Il prossimo biennio continuerà a focalizzarsi anche sul tema della formazione, con l’obiettivo di superare i problemi legati al mismatch tra domanda e offerta di lavoro: “Ci impegneremo – ha aggiunto Garofoli – nell’attività di orientamento dei giovani, consolidando il rapporto con Its Umbria e l’Università, per cercare di colmare la carenza delle figure professionali richieste dal nostro comparto, fortemente innovativo e in continua evoluzione. Fondamentale, inoltre, sarà il tema delle comunità energetiche sul quale lavoreremo per provare a mettere in campo progetti innovativi vantaggiosi non solo per le nostre industrie, ma per la collettività”.
(Foto da UmbriaOn)