Narni Sotterranea: tutto fermo a causa del Covid, ma i volontari fanno manutenzione e restaurano gli affreschi del sottosuolo
Il 2020 è ormai alle spalle da un pezzo. La voglia di guardare avanti riguarda tutti noi, compresi i volontari dell'associazione che gestisce "Narni Sotterranea". E' Roberto Nini, il "patron" dell'associazione a fare il punto della situazione dopo il lungo tempo di fermo dovuto alla pandemia. "Annus orribilis direbbero i latini - attacca Nini - e crediamo che tutti siano concordi su tale definizione per indicare il 2020, anno bisestile. Ma ci sono poi coloro che aggiungono le sfavorevoli congiunzioni astrali. Chi la sfortuna, chi le profezie di Nostradamus, chi altro ancora. Tuttavia i periodi bui possono essere anche momenti di riflessione per ripartire con maggiore volontà e determinazione. E' quello che stiamo facendo noi volontari di Narni Sotterranea nelle 'segrete stanze' dove ferve un lavoro di ricerca e di produzione culturale. Il Covid e la lunga chiusura da esso determinata - speiga Nini -, sono state il motore per concludere ricerche iniziate da tempo e pubblicare i risultati. Ha così visto la luce un volume di estremo interesse, pronto per essere presentato al grande pubblico non appena le condizioni della pandemia lo permetteranno. E' il processo contro un bigamo, poi trasformatosi in omicida, svoltosi nei locali dell'inquisizione narnese nel 1726, di eccezionale interesse storico per la ricchezza di informazioni che vi sono riportate e che permettono di ricostruire un pezzo di storia dimenticata. L'originale, composto da quasi 700 carte, è oggi conservato presso il 'Trinity College' di Dublino, lì giunto dopo che Napoleone lo aveva trasferito, insieme a migliaia di altri, da Roma a Parigi. Alla morte dell'imperatore francese il papa decise di riportare in Vaticano soltanto le carte importanti, distruggendo le numerose altre compromettenti. La fortuna ha voluto che questo processo si trovasse in una cassa scampata miracolosamente e trasferita nella capitale irlandese". Il lavoro di trascrizione ha visto impegnato Roberto Nini per oltre dieci anni ed ora la storia di quell'uomo può essere compresa nei dettagli nel volume 'Il bigamo di Narni'. Altro libro è quello di Moira Sperandei, che ha trasformato le notizie storiche sul bigamo nel coinvolgente romanzo 'Tutto quel che resta'. Ora è in cantiere un altro volume, che vedrà la luce per il Natale 2021, sull'acquedotto romano della Formina, di taglio divulgativo archeologico, con una ricca documentazione grafica e fotografica. Nel frattempo, affinché il patrimonio sotterraneo non si deteriorasse, l'Associazione Subterranea, pur con grandi difficoltà economiche, dovute al crollo delle presenze turistiche, ha voluto realizzare un urgente e necessario intervento di restauro dei preziosi affreschi che decorano la parte absidale nella chiesa ipogea, per un importo di 10.000 euro oltre Iva. Grazie alle sapienti mani del restauratore Mauro Masci è stato possibile riportare alla luce le superfici decorate con San Michele Arcangelo, al quale era dedicata la chiesa, l'incoronazione di Maria, il Cristo e gli Evangelisti. La visione d'insieme dei dipinti suscita ora un'emozione unica, che i volontari di Narni Sotterranea sperano di trasmettere anche ai futuri visitatori. Il parco avventura NarniAdventures in piazza Garibaldi, come il resto dei locali ipogei sono chiusi e le visite all'acquedotto della Formina sono al momento sospese ma un lento e costante lavoro da parte dei volontari sta facendo in modo che si possa ripartire con il piede giusto, riconquistando il mercato turistico perso in questi mesi.