Narni Scalo: la rotonda della ex Fina pronta a cambiare volto, grazie ad un progetto firmato da due giovani artisti
Il Comune di Narni interviene per rendere più belle ed attraenti le rotonde presenti in città. In particolare la giunta Lucarelli sta per cambiare volto alla rotonda situata all'altezza della ex Fina, lungo via Tuderte. "L’opera progettata per abbellire la struttura - spiegano dal Comune -, segue il filone già intrapreso nella riqualificazione da parte del Comune di Narni delle facciate di alcuni edifici situati lungo la 'Via del Cinema'. Queste, in occasione dei 30 anni del festival, sono state arricchite da alcuni murales realizzati dall’artista David Pompili. Le opere non raffigurano esclusivamente il cinema nella sua forma più pura, bensì rendono omaggio ai classici del cinema italiano, dagli anni ‘50 in poi. Proprio grazie a questi spunti si è deciso di valorizzare quelli che sono i temi che da sempre caratterizzano il cinema italiano, con la sua diversità di stili e modalità di narrazione, spesso influenzato dalla politica, dalla cultura e sempre con un occhio puntato sulla società, raccontata in maniera surreale, cruda ma anche satirica e astratta. Riguardo agli interventi che, grazie alla collaborazione di Tarkett, sponsor dell'iniziativa, verranno effettuati sulla rotonda ex Fina, il progetto vuole inserirsi nel contesto urbano con l’obiettivo primario di caratterizzare un’area residenziale dall’aspetto anonimo, creando un punto di riferimento e di attrazione non solo diurna, ma anche notturna. L'opera artistica proposta dai giovanissimi artisti Alessandro Marchetti e Valeria Giuva, è stata intitolata 'Limen', un nome che evoca il concetto di soglia, entrata o punto di transizione. Questa scelta - proseguono ancora dal Comune -, riflette l'intento di creare un'opera che funga da punto di accesso simbolico al mondo del cinema e alla sua vasta gamma di significati e emozioni. L’opera è caratterizzata principalmente da tre elementi ben distinti che si fondono poi a in un unico grande complesso armonico. Il primo elemento è una sfera, simbolo della primissima idea in forma astratta, intesa come una scintilla che dà inizio a tutto, una visione che viene sintetizzata attraverso le sue linee tonde e perfette. L’elemento rappresenta quindi l’essenza stessa della creatività e dell’ispirazione, il punto di partenza da cui tutto prende forma. Il secondo è una cornice, intesa come un potente strumento attraverso cui il regista analizza la società. Non è solo un elemento visivo, ma uno sguardo critico sulla realtà stessa, presa come oggetto della narrazione. La cornice poggia sulla sfera sottostante, inclinandosi viene modellata dall’importanza dell’idea; a sua volta altera la percezione delle cose, cambiando la visione del pubblico per rendere al meglio determinati contesti, situazioni o azioni. In questo modo il regista manipola la realtà per trasmettere il suo messaggio in modo più efficace e coinvolgente. L’ultimo elemento è il nastro, simbolo dell’arte e della creatività in costante movimento. Forma armonica e sinuosa, avvolge tutto ciò che viene creato permettendo così al regista di esplorare le profondità dell’espressione artistica. Il nastro è la manifestazione tangibile della genialità del regista, che volteggia intorno ad ogni cosa e permette di creare qualcosa di unico, originale e memorabile. Insieme, questi tre elementi costituiscono l’essenza stessa dell’opera cinematografica, unendo creatività, analisi sociale e narrazione per creare un’esperienza visiva e emotiva che rimane impressa come un’impronta indelebile nella mente dello spettatore. Per la realizzazione del monumento verrà utilizzato l’acciaio, noto per la sua resistenza, duttilità e capacità di essere lavorato e modellato. L’acciaio è resistente alla corrosione e alla ruggine, ed è ampiamente utilizzato in molte applicazioni industriali e costruttive grazie alla sua durabilità e alla sua capacità di sopportare carichi pesanti".