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Narni: presentati i progetti del Pnrr, sono quasi 18 i milioni di euro assegnati al comune
Sull'argomento nei giorni scorsi abbiamo già pubblicato un'intervista video fatta al sindaco Lorenzo Lucarelli. Torniamo a parlare di Pnrr, approfondendo in modo più dettagliato la questione. Sono diciotto i progetti, 17,2 milioni di euro di risorse assegnate, delle quali ad oggi il 66% messo a gara e il 43% affidato direttamente. Sono dunque questi i numeri del Pnrr il cui stato di avanzamento è stato presentato dal Sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli con l’illustrazione da parte dell’ing. Denis Dal Soler, project manager responsabile della gestione dei progetti. Numeri incoraggianti, ha detto il Sindaco, se si confrontano con la media nazionale degli interventi di rigenerazione urbana resi noti dal ministero dell’economia e delle finanze. Dati che indicano al 62 per cento le risorse a gara e al 23 quelle affidate. Dei 17,2 milioni di euro, 12 riguardano il settore delle infrastrutture e delle opere pubbliche e 5 il settore dei servizi sociali, mentre 174mila euro sono destinati alle infrastrutture informatiche. “Tutti gli interventi – afferma Lucarelli - avranno un notevole impatto sull’organizzazione urbana, sulla qualità della vita e sul tessuto sociale della città. La maggior parte vanno a soddisfare esigenze particolarmente sentite dalla nostra comunità, come la costruzione del nuovo asilo nido allo scalo, la nuova bretella sempre allo scalo, i lavori di riqualificazione di alcuni centri civici, l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico di alcuni edifici scolastici. La scelta vincente – osserva sempre il Sindaco – è stata quella di costituire una cabina di regia formata da dirigenti e amministratori, coordinata dall’ing. Dal Soler, che sta guidando il lavoro di 16 persone interne all’amministrazione comunale”. “Un lavoro di gruppo – afferma Dal Soler – che non ha mai perso di vista la rilevanza degli obiettivi da raggiungere per il bene comune. Grazie al monitoraggio quotidiano e al controllo settimanale delle singole attività si possono prevenire le criticità, correggendo ciò che non funziona”. “Questo approccio scientifico alla gestione dei progetti – sottolinea ancora Lucarelli - può costituire una metodologia di lavoro da replicare anche in futuro, poiché è un criterio e una visuale riconducibile a standard internazionali che ci pongono all’avanguardia nel panorama nazionale”.
12/12/2023 ore 4:15
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