Narni: Pina ci ha lasciato, il male terribile che l'aveva colpita pochi mesi fa non le ha dato scampo
In tanti abbiamo sperato che un miracolo cambiasse il suo destino e che ce la restituisse più allegra e spensierata che mai. I miracoli, però, accadono di rado e per lei non è successo. Così la notizia che non avremmo mai voluto ricevere è arrivata. Pina ci ha lasciato. Sembra quasi una burla perchè proprio lei, fino a dieci giorni fa ci aveva in qualche modo "rassicurato" sulle sue condizioni di salute. Lo sapeva bene che il suo era un male di quelli bruttissimi, ma il suo carattere e la sua forza d'animo le avevamo consentito, sin da quando gliel'avevano diagnosticata, di affrontare la malattia con una forza fuori dal comune. E proprio questa sua straordinaria forza le aveva permesso, fino a venerdi 27 maggio, di stare su Facebook e di raccontarci le sue giornate, trasmettendoci i suoi stati d'animo e descrivendoci in maniera dettagliata le sue sofferenze, quasi che fossero quelle di un'altra persona. Quante volte, ognuno di noi, leggendo i suoi sfoghi e sentendola parlare dei dolori che aveva e che combatteva con la morfina, avrebbe fatto chissà cosa per toglierle un pò di quel male che la stava consumando. E quanto ci ha commosso Pina, quando prima di partire con Mauro e con Claudia alla volta di Verona, ci parlava di quel viaggio come della soluzione al suo problema. Ed anche in quel caso il suo meraviglioso carattere aveva prevalso su tutto, consentendole di trasformare una parte di quella trasferta veronese in una sorta di "gita di piacere", con tanto di visita ai monumenti della bellissima città veneta. C'era un ottimismo straordinario in lei e questo, per fortuna, l'ha aiutata ad affrontare il "mostro" con una determinazione tale che le ha permesso, fino a quando le è stato possibile, di non avere alcuna paura. Basta andare a rileggere le decine di post scritti dal giorno in cui ella si è ammalata e fino all'ultimo venerdi di maggio, per capire di che pasta era fatta la nostra Pina. Un carattere solare il suo, la classica ragazza prima e donna poi, "caciarona" e sempre allegra, con la battuta pronta ed un'ironia divertente che le permettevano di essere in ogni occasione una piacevole compagna in qualsiasi situazione. Amava la vita Pina; amava la musica, il ballo e le serate dove si sta bene, in compagnia di tanta gente. Aveva un animo buono Pina, che non mancava mai di regalare una parola di conforto a chi non stava bene o stava attraversando un brutto momento. La ricordiamo nel primo periodo della pandemia, quando ogni giorno ci regalava delle "dirette" video dove, oltre a raccontarci la sua giornata, affrontava qualche argomento di attualità e dove esprimeva le sue opinioni, mettendoci sempre la faccia. Il suo spirito altruistico Pina lo ha manifestato per molti anni di seguito mettendosi al servizio del comitato festeggiamenti presso il santuario della Madonna del Ponte, la chiesa che dista solo pochi metri dalla sua abitazione. Lei e Mauro, ma anche la figliola Claudia, sono sempre stati tra i volontari più attivi della festa. Tornando a quell'ultima apparizione di Pina sui social, tutti noi ci siamo allarmati ed abbiamo temuto il peggio quando il giorno successivo non abbiamo trovato i suoi messaggi. Poi, ad un certo punto, ecco che ricompare il suo profilo. Un'illusione, perchè dall'altra parte a scrivere non c'era lei, ma i suoi cari: Mauro e Claudia, che ci informavano che Pina era entrata in coma cerebrale da venerdi notte e che non c'erano speranze. Da quel momento abbiamo pregato in tanti, sperando che, al contrario, almeno una speranza potesse spuntare da qualche parte e ci permettesse di ritrovare la nostra Pina. Così, purtroppo, non è stato ed oggi siamo qui a piangere questa donna, amica di tanti di noi. Dire che ci mancherà è riduttivo. Una come lei ti mancava anche se non la vedevi per qualche giorno di seguito, figuriamoci ora che sappiamo che non potremo vederla mai più. Quello che ci sentiamo di dire è che, avendola conosciuta bene, lei per prima avrebbe voluto che oggi noi non piangessimo e avessimo preso la sua dipartita come una cosa decisa dal destino. L'esempio che ci ha dato, affrontando il male con straordinario coraggio ed a volte quasi con incredibile ironia, deve insegnarci tanto. Cari Mauro e Claudia, vi siamo tutti vicini, potendo solo immaginare quale sia il dolore che state provando. Siate fieri di essere stati accanto ad una donna come Pina e fatevi coraggio. Noi siamo orgogliosi di esserle stati amici.