Narni piange la scomparsa di Gianfranco Falessi, "mago" dei motori apprezzato in tutta Italia
La scomparsa di Gianfranco Falessi, avvenuta un paio di giorni fa, ha rattristato non poco la comunità narnese. Pronunciare questo cognome (Falessi), vuol dire da sempre parlare di motori e di auto "modificate" per le competizioni sportive. Gianfranco ha trascorso gran parte della sua vita a fare il meccanico ed era diventato talmente bravo che la sua fama, dalla fine degli anni settanta in poi, aveva valicato i confini regionali. Gianfranco, che aveva 82 anni, era evidentemente nato per fare questo mestiere ed una volta tornato dal servizio militare, non aveva avuto dubbi su quale dovesse essere il suo futuro. "Con i soldi della paga militare - racconta il figlio Lorenzo -, acquistò i primi macchinari che gli servivano per aprire la sua prima officina, in via Roma a Narni, nei locali dove 'Ninne' installò successivamente la sua attività. Papà riparava motociclette e solo diversi anni dopo, nel 1974 quando si trasferì nell'attuale officina di Ponte Aia, decise di cominciare a mettere le mani anche sui motori delle automobili. Fu di sicuro il momento della svolta per la sua attività, in quanto la sua grande passione gli permise di acquisire una grande bravura che gli valse riconoscimenti ma, soprattutto, un allargamento della clientela che arrivava da ogni parte. Papà iniziò così a modificare i motori delle Fiat 500 'Abarth', preparando queste auto per delle gare sportive, in particolare per le famose 'corse in salita'. Come preparatore ha vinto ben otto campionati italiani ed un campionao europeo. Adriano Proietti ('U Detu" ndr) pilota narnese negli anni 70 ed 80, che nella sua carriera ha preso parte a decine di competizioni, ha vinto le sue gare con le macchine che preparava mio padre. Ma ci sono stati altri piloti che hanno vinto importanti trofei e che correvano con delle auto preparate presso la nostra officina". Adriano Proietti ricorda con affetto i tempi del sodalizio sportivo e di amicizia vissuto con Gianfranco Falessi. "Abbiamo partecipato ad un sacco di corse in salita - afferma -. Partivamo e stavamo fuori per numerosi giorni di seguito. Insieme abbiamo fatto conoscere in giro per l'Italia il nome di Narni. Con Gianfranco il rapporto di amicizia si è consolidato nel tempo e abbiamo continuato a frequentarci fino alla sua scomparsa". A raccogliere il testimone ed a portare avanti l'officina è stato, dunque, Lorenzo, che dal papà ha preso le migliori qualità professionali. "Smisi di andare a scuola per mettermi qui in officina - racconta Lorenzo Falessi -; avrò avuto si e no 15 anni, ma già da quando ne avevo 8 stavo sempre vicino a papà che mentre lavorava mi spiegava quello che faceva. Mi ha tramandato la sua passione ed oggi sono fiero di gestire quello che lui ha creato". Lorenzo è anche un valido pilota e da molti anni è lui a guidare le auto che prepara e che, fino a quando ha potuto, ha preparato suo padre. Gare ovunque e anche molti successi. L'attaccamento di Lorenzo a questo padre speciale è stato sempre molto forte. "Qualche giorno prima di morire - rivela Lorenzo con voce rotta dalla commozione -, mentre gli dicevo che stavo sistemando alcune cose all'interno dell'officina, mi ha chiesto di non spostarla da qui. Fino all'ultimo il suo pensiero è andato a quello che aveva saputo creare".
(Nella foto Gianfranco e Lorenzo Falessi)