Sabato 12/07/2025
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Narni, l'accorato appello della commerciante Cecilia Cari: "Salviamo le nostre botteghe"
Alla vigilia del grande evento commerciale che per due giorni animerà l'Happy Village di Maratta, Cecilia Cari scende in campo per difendere il commercio di prossimità. "Salviamo - afferma la commerciante narnese -, i piccoli negozi e le botteghe ancora in vita. Esse sono linfa vitale per le nostre città ed i nostri borghi, vere e proprie 'oasi' di vita vera, amicizia e umanità. Il commercio al dettaglio sta attraversando da anni una profonda trasformazione e tante difficoltà. Dal 2012 al 2024, infatti, nel nostro Paese sono andate perse centoventimila imprese attive del commercio al dettaglio in sede fissa: i negozi. Ciò vuol dire che ha chiuso un'impresa su cinque e che essa non è stata sostituita. Girare per i negozi, incontrarsi, scambiare qualche parola, questa è la vera socialità. Oggi siamo costantemente iperconnessi, ma sempre più soli e chiusi in noi stessi. Ci si perde in centri commerciali sempre più grandi ed impersonali. Aumentano le casse automatiche, il metodo self-service; tutti sistemi che eliminano qualsiasi forma di dialogo e cancellano posti di lavoro. Si preferisce sedersi di fronte ad un computer per ordinare qualsiasi cosa. Scegliamo tutto con un semplice 'click', guardando una foto, senza avere più il gusto di toccare, annusare o provare l’oggetto del desiderio. L’immagine che resta davanti ai nostri occhi è quella di molti centri storici ormai svuotati ed impoveriti. Il mio - conclude Cecilia Cari -, non vuole essere un invito a boicottare le nuove tecnologie, ma ad utilizzarle consapevolmente, senza dimenticare che una stretta di mano ed un abbraccio sono gesti e sensazioni dei quali non possiamo fare a meno. Il piccolo negozio sotto casa non è un fastidioso ricordo di un passato che tende a scomparire, ma l’investimento di una famiglia che ha scommesso il proprio capitale per fornire un servizio che diventa essenziale anche per combattere isolamento e solitudine. Aiutiamo a non spegnere quella luce perché un giorno la cercheremo, a meno che la nostra massima aspirazione futura non sarà quella di abbracciare un robot, perdendo pian piano tutte le nostre funzioni vitali".
10/7/2025 ore 2:10
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