Narni: la Prociv Arci acquista un'ambulanza ed un autocarro per i servizi assistenziali a favore dei cittadini
Un'ambulanza ed un Doblò che vanno ad allargare il parco macchine a disposizione della Prociv Arci di Narni. Si tratta di due mezzi usati ma perfettamente efficienti che l'associazione narnese utilizzerà per venire in soccorso delle persone che ne avranno necessità. "Negli ultimi due anni - spiega Lorenzo Filiberti, presidente di Prociv Arci -, abbiamo svolto moltissimi servizi legati all'emergenza Covid. Questo ci ha fatto rendere conto che all'attività ordinaria di protezione civile che svolgiamo da anni è diventato necessario affiancare quella di natura sanitaria. Una consapevolezza che è cresciuta nei nostri volontari, al punto da sfociare in un progetto che li ha visti nell'ultimo anno frequentare a loro spese alcuni corsi 'sanitari'. Parliamo di tecniche legate al primo soccorso, Blsd-Full D, corso guida e uso ambulanza, corso trauma ed altri. I corsi hanno avuto luogo presso enti molto qualificati come le Asl e l'Ares 118 della Regione Lazio. Per raggiungere la cifra necessaria che ci ha permesso di acquistare i due mezzi, è stata organizzata anche una raccolta fondi tra i nostri iscritti. E' opportuno sottolineare - precisa Filiberti -, che entrambi gli automezzi, benchè usati, in termini di legge sono ancora operativi e forniti, come nel caso dell'ambulanza, di tutti gli apparecchi elettromedicali di bordo, compreso il defibrillatore e l'impianto per la somministrazione dell'ossigeno. Ambulanza e autocarro sono a disposizione della comunità narnese. Per quanto riguarda il cosidetto 'taxi sociale', ricordo che esso è a disposizione di tutte quelle persone più disagiate dal punto di vista economico, le quali hanno la necessità di essere accompagnate a fare delle visite mediche o a sottoporsi a delle terapie. Con questa nuova iniziativa - conclude Filiberti -, abbiamo voluto consolidare la nostra presenza sul territorio, cercando di formare dei volontari che siano sempre di più dei 'soccorritori', nel senso più ampio della parola e non degli operatori spesso relegati dietro ad una transenna a regolare i flussi di persone in occasione di eventi di vario tipo".