Narni, il sindaco Lucarelli sulla festa cittadina: "uno straordinario esempio di volontariato non generico"
Quella di quest'anno è la sua prima edizione da sindaco. Un'edizione speciale che gli rimarrà impressa a lungo nella memoria. Lorenzo Lucarelli parla della festa narnese, esaltando i valori che ne sono alla base. "Quando pensiamo alla Corsa all’Anello - afferma -, non pensiamo a una cosa sola. Nello stesso momento la nostra mente va alla festa religiosa, ai terzieri, alla competizione, alla gastronomia, al turismo, e anche alla ricerca storica. Dall’idea di un manipolo di appassionati che risale a 55 anni fa rivolta ai cittadini dentro le mura, si è arrivati al coinvolgimento di un’intera comunità e a una popolarità nazionale. Per tutto il tempo abbiamo assistito a una sorta di ricerca della festa perduta, ricorrendo sempre di più alle fonti documentarie, rincorrendo la fedeltà e l’oggettività della ricostruzione storica. Pian piano, poi, ci siamo sentiti in contatto con la vita e i personaggi di quel periodo posto tra Medioevo e Rinascimento e che con entusiasmo sono stati riproposti in chiave folkloristica. Il risultato - continua il sindaco - è oggi quello che aspetti della vita sociale della città, frutto di un periodo di grande vivacità popolare, non sono andati persi né lasciati solo come oggetto di curiosità per gli addetti ai lavori. Hanno costituito, invece, e costituiscono uno stimolo continuo per vivere con maggiore partecipazione i momenti di aggregazione nel grande spazio che la Piazza ci offre. Quella narnese è una festa in cui convivono due realtà: quella religiosa dedicata al patrono San Giovenale, e quella profana, che si esplica in diverse forme e che, scorrendo parallelamente, è animata da istrioni, giocolieri, danzatrici, suonatori, gente di teatro. Convivenza senza contraddizione. Per venti giorni assistiamo a una sorta di uscita dalla normalità, a una manifestazione corale, di popolo e con una potente capacità attrattiva verso altri territori. Sta tutta qui la sua forza e la sua energia. È uno straordinario esempio di volontariato e di volontariato non generico ma fortemente orientato: per le coreografie, per i costumi, per la cucina. Un volontariato che nel corso degli anni ha trovato le sue ragioni nella raffinatezza e profondità della ricerca e della ricostruzione storica. Non c’è dubbio - sottolinea Lucarelli -, che la Corsa all’Anello rappresenta una delle maggiori opportunità per un legame sempre più fecondo tra territorio e turismo. Un appuntamento che dà sostanza ad un’idea di città che vuole qualificare il turismo come un insieme di attività attente a gustare le bellezze e a cogliere le diversità legandole alle molteplici forme di fruizione da parte dei visitatori. È un’operazione a tutto campo attraverso la quale vogliamo mettere un punto sul ruolo delle politiche culturali sulle dinamiche economiche territoriali. Non solo: attraverso le iniziative di cui Narni si rende protagonista nel corso dell’anno, si sono costruite e si consolidano reti di relazioni e di scambio di capacità e di sensibilità che restituiscono ricchezza alla nostra città. In questo modo - conclude il sindaco -, il benessere dei cittadini e delle cittadine si intreccia con quello delle persone che scelgono di visitare Narni: è uno scambio che poggia su solidi pilastri e che tuttavia ha bisogno di essere rinforzato continuamente. Il nostro impegno va in questa direzione, con una attenzione particolare per consolidare un turismo meno frenetico e che ponga maggiore cura alle sollecitazioni contemporanee, per rendere sempre più attuale l’antico".