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Narni: il sindaco De Rebotti parla del 2020 ed augura alla città di tornare presto ad essere aperta, accogliente, solidale e generosa
Il sindaco di Narni Francesco De Rebotti ha espresso alcune considerazioni riguardo al 2020. "I cittadini narnesi - spiega -, hanno attraversato, ed ancora stanno attraversando, il periodo più complicato dal punto di vista sanitario, economico e sociale degli ultimi decenni. Ci siamo ritrovati improvvisamente, come nel resto del mondo, in una comunità cittadina scossa, intimorita e frastornata dalla pandemia. Da un evento che è sempre appartenuto ad una narrazione cinematografica o narrativa, che mai avremmo pensato potesse diventare quotidianità. Che andasse a toccare le corde di ogni aspetto della vita quotidiana, della dimensione famigliare ecollettiva. Ed è perlomeno struggente ripercorrere questo periodo riconoscendo, come e quanto, la nostra comunità si sia predisposta alla comprensione, al sacrificio, accentuando tutte le occasioni in cui far emergere l'unica risposta possibile, quella di darsi una mano, uno con l'altro. Se non ci fosse stato ciò tutto sarebbe stato molto più difficile, complicato. Per questo motivo - continua il sindaco - il mio più grande riconoscimento va a tutti coloro che hanno accettato scrupolosamente di seguire regole inimmaginabili, inedite. A tutti coloro che, singolarmente e nella straordinaria esperienza del volontariato, delle associazioni si sono messi a fianco delle istituzioni e dei cittadini per dare un supporto imprescindibile. Al nostro Consiglio Comunale, che ha operato ed opera unitariamente e generosamente nel rappresentare la comunità narnese. Soprattutto a tutti coloro che operano nel sistema sanitario del nostro territorio, alle forze dell'ordine, a coloro che lavorano nei servizi pubblici. Persone, uomini e donne, che non hanno fatto mancare il loro impegno che anzi, hanno accentuato, rimanendo sul fronte più esposto di questa battaglia. Che ha portato con sé la tragedia della perdita di vita umane, anche da noi. A loro, a quelle famiglie va il nostro pensiero, il nostro affetto sicuro del fatto che non si sono sentiti soli ma hanno percepito, fino in fondo il sentimento della loro comunità. La battaglia continua, con la sua carica di imprevedibilità, anche in queste ore, in questi giorni e con lo stesso impegno, di tutti. La speranza è  di superarla prima possibile, la speranza è che il piano vaccinale in atto ci restituisca prima possibilità di tornare fino in fondo ad essere quello che siamo. Gente appassionata, una comunità fatta di relazioni vere, in carne ed ossa. Una comunità - cocnlude il primo cittadino di Narni -, in cui i nostri giovani possano tornare a scuola, in università a conquistarsi il loro futuro. Una comunità in cui sia concessa la possibilità ha chi ha perso il lavoro, ha chi ha smarrito laprospettiva della propria attività di riconquistarla. A Narni di tornare ad essere aperta, accogliente, solidale e generosa. Come la conosciamo, come siamo abituati a viverla, come la vogliamo per il futuro".
19/2/2021 ore 2:45
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