Narni: il Lions Club sostiene le spese per il restauro della facciata principale della Cattedrale
Il recente restauro della facciata principale della Cattedrale di Narni, effettuato dal Lions Club, segue quello del portale laterale duecentesco della stessa chiesa, eseguito nel 2019. Quell'intervento restituì alla città un’opera architettonica di notevole rilevanza artistica. L’intervento più recente riguarda invece la porzione di facciata compresa sotto il porticato quattrocentesco, sulla quale si aprono i tre portali di accesso alla Cattedrale, quello centrale composto di blocchi di marmo bianco riccamente decorati con bassorilievi che rimandano a preziosi elementi decorativi floreali, quello sinistro in pietra calcarea bianca e quello di destra anch’esso in marmo bianco ma lavorato con semplici modanature rettilinee. L’epoca di esecuzione dei portali è incerta ma va ricercata in un arco temporale compreso tra i secoli XI e XII, come si evince dalla importante epigrafe incisa sull’architrave di quello di destra, da tutti presa a sostegno della presunta data di costruzione della cattedrale stessa. L’insieme di facciata e portali fu già fatto oggetto di intervento di restauro nei primi anni del 2000 dalla ditta Bonelli, quando il paramento murario ed i due portali laterali furono puliti e stuccati e soltanto quello centrale di marmo fu mantenuto con il suo strato di sporco. L’intervento attuale, eseguito da Simone Deturres della ditta "Arianova 999" di Narni, autore anche del restauro del portale laterale dello scorso anno, si è reso necessario per riportare all’aspetto originario il paramento murario in blocchetti di calcare compatto chiaro, coperti da uno spesso strato di depositi grigiastri fuligginosi prodotti dallo scarico delle automobili che transitano sotto il portico. Contestualmente si è intervenuti anche sugli elementi lapidei dei portali, con una approfondita pulitura per quelli laterali e con un più impegnativo intervento di restauro per il portale centrale, che appariva scurissimo per la presenza di numerosi strati di sporco, concrezioni e croste nere di notevole durezza, che coprivano l’intera superficie del marmo caratterizzata da un delicatissimo color bianco candido. Le operazioni di pulitura sono state condotte con applicazione a spruzzo e pennello di un prodotto detergente a base di sali di ammonio ed altre specifiche sostanze, lasciato agire per almeno un’ora, quindi procedendo ad accurata spazzolatura manuale della zona trattata replicando più volte l’operazione anche modificando la concentrazione della soluzione, fino al raggiungimento di un risultato uniforme. Il portale centrale è stato invece pulito con sistema 'air brazive', che consiste nel procedere con apparecchiatura 'microsabbiatrice' caricata, in questo caso specifico, con abrasivo costituito da carbonato di calcio puro, composto di sottilissima polvere di marmo bianco, che per le sue particolari caratteristiche di durezza rimuove gli strati di sporco ma non aggredisce la pietra sottostante che si conserva così integra e intatta. Per questa occasione si è fatto uso di una macchina microsabbiatrice in fase di sperimentazione, progettata e costruita dal restauratore Deturres e già impiegata con ottimo risultato nel restauro del portale laterale del 2019.