Narni: il Consiglio Comunale approva un Odg del consigliere Svizzeretto (Pd) sulle politiche sanitarie regionali
"La giunta narnese dovrà porre in essere tutte le iniziative possibili in collaborazione con la Regione Umbria e le Aziende sanitarie pubbliche affinché il tema della ‘vicinanza della prestazione’ per i cittadini ultrasessantacinquenni goda di primaria considerazione nelle politiche sanitarie regionali. In particolare attraverso la scrupolosa attuazione del Piano Operativo Straordinario di Recupero delle liste di attesa. Inoltre dovrà sollecitare, qualora non si manifesti alcun miglioramento della situazione, i soggetti pubblici menzionati ad intraprendere le iniziative adeguate per ovviare alle carenze ancora presenti, offrendo la propria collaborazione nei limiti delle proprie competenze amministrative e normative". Sono questi gli impegni che il Consiglio Comunale ha fissato approvando nei giorni scorsi l’ordine del giorno presentato lo scorso marzo dal capogruppo del Partito Democratico, Fabio Svizzeretto. Il tema della sanità, declinato nella difficoltà di accesso alle cure, è uno di quelli che più preoccupa i cittadini di Narni e del ternano. "L'elemento che preoccupa tanti cittadini è quello della lunghezza dei tempi d'attesa per usufruire di necessarie prestazioni sanitarie presso le strutture pubbliche – spiega Svizzeretto - ad aggravare il quadro così delineato si pone, inoltre, il fenomeno del cosiddetto pendolarismo sanitario, che si unisce ad una popolazione anziana (1 cittadino su 4 è ultra 65enne) e con evidenti difficoltà di spostamento". La Regione Umbria, sulla scorta dei provvedimenti del governo centrale, si è mossa contro le liste d’attesa ma gli effetti ancora non si vedono e ci vorrà ancora tempo. A sostegno dell’Odg Svizzeretto ha portato il rapporto Crea (Centro per la Ricerca Economica Applicata in sanità) di giugno sui sistemi sanitari regionali 2024, "nel quale per la prima volta l'Umbria si sgancia dalle regioni più virtuose (dal 1978 al 2019) per scivolare definitivamente tra regioni del Sud dove la sanità ha avuto purtroppo sempre problemi con livello di prestazioni basso tra il 37% e il 44%", un segnale davvero preoccupante.