Narni: i carabinieri arrestano un ventenne ritenuto l'autore di numerosi furti compiuti sul territorio
Sabato 22 novembre i carabinieri della stazione di Narni hanno tratto in arresto un 20enne straniero. Il giovane è risultato essere senza fissa dimora e già gravato da divieto di dimora nella provincia di Terni a seguito di pregressi arresti per furti di rame. L'arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Terni. "L’aggravamento della misura cautelare - si legge in una nota dell'Arma -, è scaturito dalla denuncia per furto aggravato e ricettazione nei suoi confronti da parte del personale del citato reparto a conclusione di un’indagine su alcuni episodi avvenuti in quel territorio. Lo scorso 18 ottobre, presso la stazione di Narni Scalo, una 47enne narnese aveva denunciato il furto di un motociclo parcheggiato nei pressi di un supermercato. Dal sopralluogo effettuato e dalla visione delle telecamere di videosorveglianza della zona è emerso che il mezzo era stato sottratto da un uomo giunto sul posto con un altro motociclo, anch’esso provento di furto nei giorni precedenti nel capoluogo, lasciato poco distante. Gli elementi acquisiti hanno portato all’identificazione del presunto responsabile, per l’appunto il 20enne straniero, per il quale è scattata così la denuncia. Nel frattempo anche l’altro motociclo è stato rinvenuto abbandonato in una zona periferica di Terni da personale della Sezione Radiomobile della Compagnia del capoluogo. Entrambi i mezzi sono stati restituiti agli aventi diritto. Sulla scorta delle ulteriori risultanze investigative, la Procura ha richiesto l’aggravamento della misura cautelare in essere, avallata dal Gip con l’emissione del provvedimento che è stato eseguito nel pomeriggio di sabato dai militari della stazione di Narni i quali, dopo reiterati servizi, sono riusciti a rintracciare il 20enne nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo. Per lui si sono così aperte le porte del carcere di Sabbione. I procedimenti sono pendenti e sino ad eventuale condanna irrevocabile l’indagato deve ritenersi innocente".