Narni: domenica 27 giugno in piazza dei Priori iniziativa del Psi per sostenere la campagna "Liberi fino alla fine"
Domenica 27 giugno alle 16 presso la Loggia degli Scolopi a Narni, i socialisti narnesi danno vita la campagna referendaria con una iniziativa pubblica. All'iniziativa, intitolata "Liberi fino alla fine", saranno presenti Marco Cappato, leader dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, ed Enzo Maraio, Segretario Nazionale del Partito Socialista Italiano. Chi vorrà partecipare potrà sottoscrivere il quesito referendario. All'evento parteciperanno Marco Mercuri Vice Sindaco Comune di Narni, Federico Novelli Consigliere Provinciale di Terni Gruppo Psi – Capogruppo Psi Comune Narni, Claudio Ricci Consigliere Comunale Narni (Gruppo Psi) e Rita Strappatelli Coordinatrice Psi Narni.
LIBERI FINO ALLA FINE
A spiegare l'iniziativa “Liberi fino alla fine” sono i socialisti narnesi in un comunicato. "E' il nome della campagna che punta a indire un plebiscito sul tema del fine vita. Obiettivo è raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre, attraverso tavoli istituiti in tutta Italia. L’associazione Luca Coscioni: 'Di fronte al silenzio del Parlamento, il Referendum è l’unica possibilità'. Almeno 500.000 firme da consegnare alla Corte di Cassazione entro il 30 settembre. Servono così tante sottoscrizioni per organizzare il referendum sull’eutanasia, un referendum abrogativo che punta ad eliminare parzialmente la norma 579 del codice penale, quella che ad oggi ancora impedisce alle persone di poter scegliere per la propria vita, e mette chi le aiuta a porvi fine a rischio di finire in carcere. Obiettivo del referendum è dunque la realizzazione della cosiddetta “eutanasia attiva”, sul modello olandese o belga. In Italia - continua il comunicato del Psi -, a bloccare l’introduzione dell’eutanasia legale è l’art. 579 del codice penale, che prevede «la reclusione da sei a quindici anni» per 'chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui'. Attraverso il quesito referendario si punta ad abrogare parzialmente la norma: se approvato, il referendum segnerebbe il passaggio «dal modello dell’indisponibilità della vita', sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, al principio della 'disponibilità della vita' e dell’autodeterminazione individuale, già introdotto dalla Costituzione, ma che deve essere tradotto in pratica anche per persone che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (per i quali è invece intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza Cappato – Antoniani), si legge - dicono i socialisti narnesi - nel sito della campagna".