Narni, Cecilia Cari: "aumenta la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti e con essa la tariffa"
Cecilia Cari (Gruppo Misto) critica i metodi usati e le tariffe che vengono applicate riguardo alla "Tariffa rifiuti corrispettiva". La consigliera dell'opposizione non esita ad attaccare l'amministrazione comunale. "Il motto 'più ricicli e meno paghi' - afferma - è andato a farsi friggere. La realtà ci dice che aumenta la percentuale di raccolta differenziata e la tariffa anziché diminuire aumenta. Così come è concepita, la tariffa non stimola la raccolta differenziata infatti il paradosso è che a farla da padrona è la quota variabile di base, cioè viene stabilita una quota di rifiuti indifferenziati che devi comunque pagare anche se non li hai accumulati. Il tutto per garantire la copertura finanziaria integrale del servizio, che, tra l'altro, è tra i più costosi. L’anno scorso - sottolinea la Cari - le bollette sono arrivate ai cittadini nel mese di aprile, quest’anno a giugno inoltrato, questo, forse, per non disturbare le elezioni e non creare scontento. Quindi siamo andati al voto senza avere la cosapevolezza di come fosse andata nel primo anno di inserimento della tariffa corrispettiva. Ora, però, sappiamo senza ombra di dubbio che essa è aumentata. Importante è il bilancio del primo anno di introduzione per apportare eventuali modifiche alla regolazione della tariffa. E' fondamentale conoscere quanti utenti nell’esercizio 2021 hanno superato la quota variabile di base e l’importo complessivo. Parlando poi di copertura integrale del servizio si chiede di sapere l’ammontare delle quote inesigibili che poi vengono spalmate agli altri contribuenti con la distinzione, però, tra i veri morosi e quelli per necessità. Sono a conoscenza di molte utenze legate a persone (studenti e non solo) non più residenti, mai corrisposte, in questi casi come si procede? Per le famiglie in difficoltà accertata, il Comune dovrebbe intervenire con contributi evitando quindi di andare a incidere sul bilancio del servizio. Tornando agli incentivi - conclude Cecilia Cari nel suo intervento -, per chi ha la compostiera, viene applicata una riduzione del 10% che è irrisoria rispetto al 40% in peso della percentuale umida. Per le utenze non domestiche così come sono attualmente, la tariffa si configura come una sorta di tassa patrimoniale non avendo alcun riferimento sulla qualità e quantità di rifiuti effettivamente prodotti. Ci sono delle attività che non generano alcun rifiuto indifferenziato. Inoltre è necessario evidenziare che la tassazione non distingue le attività per zone, per cui a parità di superficie l'importo è il medesimo sia che l’attività sia situata in una frazione che al centro, considerando che il volume di affari è ben diverso".