Narni, Bruschini (Forza Italia): "la droga circola anche sul nostro territorio, bisogna fare qualcosa"
"La droga rappresenta un triste problema anche a Narni". A sostenerlo è Sergio Bruschini (Forza Italia). "E' tempo - afferma il consigliere comunale -, di sollecitare una diversa presa di coscienza riguardo un problema che è più vivo che mai. La presenza delle forze dell’ordine e soprattutto l’efficienza dimostrata dai carabinieri in ordine alla repressione del fenomeno da sole, purtroppo, non bastano. I dati statistici che i carabinieri ci forniscono - osserva Bruschini -, circa il fenomeno della tossicodipendenza nel nostro territorio sono allarmanti, con un trend in rapida ascesa. Ciò significa che, nonostante l’opera dei Sert e delle altre strutture preposte istituzionalmente, non si fa abbastanza. Vanno, dunque, attuate maggiori iniziative. I carabinieri si sono fatti promotori di sensibilizzare le scuole in occasione dei corsi di educazione stradale, riguardo alla pericolosità derivante dall'assunzione di sostanze stupefacenti per chi guida. Gli uomini dell'Arma hanno messo in guardia i giovani circa i rischi penali nei quali incorrono coloro che fanno uso di droghe e poi si mettono alla guida di mezzi. Al punto attuale c'è la necessità di coinvolgere in un processo più ampio, non solo per la repressione ma soprattutto per la prevenzione, altre istituzioni. Mi rifersico a: Asl, scuole, famiglie, comunità terapeutiche ed amministrazione comunale. Non va dimenticato - sottolinea Bruschini -, che spesso sono i luoghi ritenuti più 'sicuri' i principali ambienti dove si nascondono gli spacciatori. Insomma, il problema della tossicodipendenza esiste ed è più subdolo che mai. Gli spacciatori riescono a raggiungere anche i giovani al di sotto dei 15 anni; dobbiamo intervenire con tutte le risorse che abbiamo per evitare di lasciarci bruciare una giovane generazione che deve invece rappresentare il nostro futuro. Propongo al Consiglio - conclude Bruschini -, di dare mandato alla Giunta di predisporre iniziative che permettano di attivare una stretta collaborazione, coordinata e studiata nei minimi particolari con i carabinieri, la scuola, le parrocchie e gli operatori sanitari. Un tavolo dove riunire questi soggetti ed elaborare un piano di intervento dove gli ambiti di operatività vengano messi a sistema e soprattutto si attivi una capillare sensibilizzazione tra la popolazione del fenomeno che come dicevo è presente e in ascesa. Non possiamo continuare a nascondere la testa sotto la sabbia".
(Foto di repertorio, presa dalla Rete)
15/7/2020 ore 3:55
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