Narni, Bruschini "bacchetta" Tramini: "Non č vero che l'atto sul regolamento che tutela i sentieri č stato votato da tutti"
Tramini deve essersi distratto durante la votazione riguardante l'approvazione del regolamento che tutela i sentieri del Cai e quelli dei 'Cammini spirituali'. Non si spiega, altrimenti, come egli abbia fatto a non vedere che, in occasione del voto, le forze politiche di opposizione si sono astenute, Altro che voto unanime di tutto il Consiglio; l'opposizione non ha proprio votato". A parlare č Sergio Bruschini, capogruppo di Forza Italia. Il consigliere del partito azzurro si esprime anche a nome di Fratelli d'Italia e del gruppo rappresentato da Cecilia Cari. "Come abbia fatto Tramini ad affermare che l'atto sia stato votato all'unanimitā non lo sappiamo - continua Bruschini -, sta di fatto che nč io, nč i colleghi di FdI e del Gruppo Misto, hanno partecipato al voto, decidendo, al contrario, di astenersi, mentre il collega della Lega non era in aula. Nello specifico abbiamo deciso di astenerci in quanto le norme introdotte da questo 'regolamento', sono esattamente le stesse riportate all'interno della legge regionale in vigore. Questa stabilisce che i sentieri, per poter esere interdetti al traffico veicolare, devono essere 'tabellati'.Questo regolamento, di fatto, non aggiunge, nč toglie nulla a ciō che giā era in vigore. La legge, infatti, stabiliva che i percorsi tabellati possono essere interdetti ai veicoli a motore. Dunque non serviva un regolamento comunale per ribadirlo. Il regolamento cui fa riferimento Tramini non serve a nulla se non a fare da 'specchietto alle allodole' per una semplice posizione politica, che strizza l'occhio ad alcune associazioni rispetto ad altre, cosa che, a mio modo di vedere, non č giusta in quanto la materia andrebbe approfondita con la partecipazione di tutti gli attori interessati. Di sicuro l'argomento avrā un seguito, ma in ambito regionale, dove la legge potrā essere realmente modificata e discussa. La sortita di Tramini - conclude Bruschini -, ci ha stupito e colto di sorpresa. Appare palese che egli abbia voluto fare uno spot promozionale, che, al di lā dell'errore commesso nell'affermare che l'atto era stato approvato con voto unanime, ha rappresentato una sorta di presa in giro nei confronti dei cittadini. Insomma, per farla breve, l'atto approvato dal Consiglio Comunale lascia tutto come era prima e solo la Regione potrā mettere mano a questa faccenda, cambiando, quando e se sarā, la legge; fino ad allora nessun regolamento comunale o norma subordinata potrā modificarla. Questo Tramini avrebbe dovuto saperlo".