Sunday 07/12/2025
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Narni: benefici economici riservati ai disabili attraverso il progetto denominato "Vita indipendente"
Il Comune di Narni ha lanciato l’avviso pubblico di selezione per l’accesso ai benefici concessi per i progetti per la "Vita indipendente". Esso è rivolto alle persone con disabilità. Tramite rendicontazione e soddisfacendo una serie di requisiti minimi, si può arrivare a prendere fino a 1.000 euro al mese di contributo. Narni è capofila della zona sociale 11 e se le domande eccederanno i fondi disponibili "si procederà allo scorrimento in presenza di ulteriori risorse per le medesime progettazioni, fatta salva ogni ulteriore valutazione dell’amministrazione comunale rispetto agli indirizzi attuativi delle sperimentazioni in materia di vita indipendente".
QUALI SONO I REQUISITI
Possono presentare domanda di ammissione per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti personali per la "Vita indipendente" le persone che, alla data di presentazione della stessa sono maggiorenni ma non hanno più di 64 anni. Possono essere cittadini italiani, comunitari, familiari extracomunitari di cittadini comunitari, titolari di carta di soggiorno o di diritto di soggiorno permanente, cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia (ivi compresi i titolari di protezione internazionale, protezione umanitaria e richiedenti asilo), esclusi i titolari di visto di breve durata. Bisogna godere dei diritti civili e politici. I cittadini stranieri devono godere dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza, fatta eccezione per i titolari dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria. Oltre a Narni l’azione si ripete anche nei comuni di Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Otricoli, Penna in Teverina. L’Isee deve essere pari o inferiore ai 35mila euro. La domanda contenente la proposta progettuale per la "Vita indipendente" e la relativa richiesta di contributo deve essere presentata dalla persona con disabilità o da chi la rappresenta presso il proprio Comune di residenza tramite posta, con raccomandata con ricevuta di ritorno, a mano al protocollo dell’ente o tramite Pec.
3/12/2025 ore 4:35
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