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Narni: atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, i carabinieri arrestano un pensionato
La notizia è stata diffusa direttamente dal Procuratore di Terni Alberto Liguori. Protagonista della vicenda è un pensionato narnese che avrebbe perseguitato la sua ex compagna. "L'ennesima relazione affettiva - spiega il procuratore -, interrotta causa gli atti persecutori posti in essere dal suo ex, è stata portata all'attenzione della Procura di Terni dalla Stazione dei Carabinieri di Narni. Un calvario quello passato dalla parte offesa, bersaglio preferito, sin dal mese di ottobre dello scorso anno, da quello che si è poi rivelato essere un aguzzino". Nel comunicato il Procuratore parla di "continue vessazioni, violenze, danneggiamenti, pedinamenti anche in luoghi pubblici, tanto da aver consumato le residue capacità di resistenza della vittima, bombardata da sms, messaggi su whatsapp, che ne hanno fiaccato la mente ed il corpo, facendola vivere in un continuo stato d'ansia e di prostrazione, con concreto pericolo per la propria incolumità psico–fisica". "Le ragioni del comunicato stampa - continua la nota del Procuratore - alla luce della presunzione di innocenza. A maggior ragione, proprio perché il tema è la violenza di genere, sussistono legittime ragioni di interesse pubblico alla diffusione della notizia per informare, ancora una volta, la nostra comunità della triste piaga del fenomeno delle violenze sulle donne per prevenire e, soprattutto, per esortare chiunque vive il medesimo dramma a rivolgersi ai centri di aiuto, alle Forze di Polizia e alla magistratura requirente della Procura della Repubblica di Terni perché, facendo squadra, la risposta giudiziaria non si farà attendere. Siamo muniti - prosegue Alberto Liguori - di protocolli istruttori che consentono di seguire le indagini in prima persona e in diretta e che, a seconda della gravità della situazione rappresentata e provata, ed indi alla luce del quadro indiziario e cautelare raggiunto, assicuriamo misure cautelari nel pieno rispetto della legge e, nel contempo, svolgiamo indagini anche a favore dell'indagato, rispettosi del precetto costituzionale che vuole l'imputato innocente sino alla sentenza definitiva di condanna. L'esito degli accertamenti investigativi allo stato delle indagini. Il quadro cautelare provvisorio che è emerso è allarmante e di eccezionale gravità: gli esiti delle prime attività investigative hanno confermato un'attività persecutoria costante e con più che probabili e, allo stato scongiurati, sconfinamenti in fatti reato ben più gravi che purtroppo le cronache giudiziarie ci consegnano con una frequenza a dir poco allarmante e preoccupante. La fine di una storia d'amore malata - è sempre il Procuratore di Terni a parlare -, causa la presenza di freni inibitori inficiati, unitamente ad una cultura retrograda e primitiva della donna oggetto e non soggetto di una relazione sentimentale, concretamente può sfociare nell'ennesimo episodio di femminicidio. Fatto e movente, al cospetto di un quadro indiziario votato alla gravità e alla necessità di salvaguardare esigenze cautelari di natura eccezionale, giustificano le ragioni di interesse pubblico per la diffusione della notizia relativa alla richiesta e conseguente accoglimento della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del presunto autore dei reati di cui in narrativa. La gravità indiziaria, raggiunta dal compendio probatorio raccolto nell'immediatezza. ha varcato la soglia per l'applicazione della custodia cautelare in carcere: denuncia dettagliata della parte offesa, sommarie informazioni attendibili confermate da altre dichiarazioni rese da persone informate dei fatti e da relazioni di servizio della polizia giudiziaria che ha operato. Il contesto criminale ternano in materia di reati da c.d. codice rosso. Alla luce della letteratura criminale cui stiamo assistendo negli ultimi tempi - conclude Alberto Liguori -, avente quale protagonista l'intollerabile e maleodorante violenza di genere, specie in ambiente domestico e all'interno di relazioni sentimentali in danno delle donne, l'Ufficio requirente di Terni avverte la necessità di invitare la nostra comunità a tener alta la guardia posto che la vicenda di cui in narrativa, oltre ad essere maturata in un contesto di relazioni affettive, si inserisce in un periodo giudiziario che ha fatto registrare un aumento preoccupante dei reati da c.d. codice rosso: dal 30.6.2020 al primo luglio 2021 il numero di iscrizioni per violenze sulle donne erano 43, mentre alla data di oggi ed indi dal 2 luglio 2021 al 26 gennaio 2022 ne sono state già iscritte 133 con un aumento superiore al 50% e il periodo di verifica deve ancora concludersi (al primo luglio 2022). Lo stato del procedimento penale in corso (indagini preliminari) rilascia, comunque, sullo sfondo un soggetto attinto da sola gravità indiziaria, custodito in carcere, in attesa di sviluppare pienamente il suo diritto di difesa, impregiudicata la sua innocenza sino a sentenza definitiva di condanna. Si ribadisce che, nei limiti ordinamentali e di tutela delle dinamiche in corso, l'A.G. di Terni, su richiesta dell'ufficio di cui lo scrivente ha responsabilità, ha applicato, allo stato, al presunto autore del reato la misura cautelare della custodia in carcere".
26/1/2022 ore 16:15
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