Narni: associazioni unite per scoprire i "tesori" presenti nei laghi di Recentino e San Liberato
Una giornata dedicata alla scoperta del Lago di Recentino e di quello di San Liberato. Ad organizzarla è stata Legambiente Verde Nera Terni, Narni e Stroncone, in collaborazione con l'associazione "Casale del Lago Fare Insieme", la Pro Loco di San Liberato ed il Comune di Narni. All'iniziativa ha datto il proprio supporto scientifico e sul campo di Stefano Laurenti, presidente della Società Ornitologica Italiana. Tutti insieme per celebrare la "Giornata mondiale delle Zone Umide". "I laghi di San Liberato e quello di Recentino svolgono un ruolo importante per la conservazione delle zone umide della regione – commenta Gianni Di Mattia, presidente del Circolo Legambiente Verde Nera – negli anni infatti si è registrato un progressivo aumento di presenze invernali di avifauna svernante fino ad arrivare a gennaio 2025 al raddoppio delle presenze rispetto all’anno precedente e a quasi 8.000 esemplari nel periodo di svernamento sul lago di Recentino. Si confermano le presenze di Folaghe, Garzette, Airone cenerino, Airone bianco maggiore, Gallinella d'acqua, Tuffetto, Svassi piccoli, Svasso maggiore, il Falco di palude la Moretta e il Moriglione, tra quelle di importante rilevanza, oltre a Morette tabaccate (specie rara) al Lago di Recentino e ben 84 Fenicotteri al Lago di San Liberato. I dati portano a valutare – continua Di Mattia - l'altissimo valore ambientale degli habitat, che vengono apprezzati dagli animali, anche per la buona qualità e quantità delle acque e per gli ambienti naturali che nel tempo si sono pienamente ricostituiti. Così come è evidente la stretta relazioni tra i laghi Recentino e San Liberato, nel Comune di Narni, con Alviano, sempre in provincia di Terni e con il Trasimeno, anche se negli ultimi anni in estrema sofferenza idrica e ambientale".
I LAGHI DI RECENTINO E DI SAN LIBERATO
Il lago di Recentino, bacino artificiale ora gestito da Enel, è alimentato da un canale dal Fiume Nera e dal Torrente Aia (originario corso d'acqua, su cui lo sbarramento ha costituito l'invaso), e da cui riparte un canale sotterraneo che passa sotto il centro storico di Narni, per alimentare le centrali idroelettriche di Narni e di Nera Montoro, all'interno delle Gole del Nera. Nonostante la natura artificiale, il lago è un importante ambiente umido tanto da essere individuato come Sito di Interesse Comunitario. Il bacino di San Liberato, anch'esso un bacino artificiale e 'Sic', si trova lungo il corso del Fiume Nera, appena a monte della confluenza col Tevere. E’ una Zona Speciale di Conservazione e Oasi faunistica dal 2006. "Dal momento che le due zone umide hanno raggiunto una sostanziale rinaturalizzazione - conclude Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria – e che registrano importanti presenze di avifauna acquatica, su una rotta migratoria internazionale, si rende opportuno un impegno maggiore da parte del Comune di Narni e della Regione Umbria per un piano di gestione congiunto dei due laghi narnesi che preveda una revisione complessiva delle misure e anche un coordinamento tra i vari progetti messi in campo da associazioni, enti di ricerca e istituzioni".