Narni: Antonini (M5S): "no alla riduzione dell'orario nè alla chiusura del Ser.D."
Il Movimento 5 Stelle di Narni interviene sulla questione riguardante la riduzione dell'orario di apertura avvenuta recentemente presso il Ser.D. di Narni Scalo. "Basta tagliare agli ultimi e lasciare campo ai privati - afferma Arianna Antonini, capogruppo M5S narnese -. Quanto sta accadendo è assolutamente inaccettabile. Stiamo assistendo infatti allo smantellamento pezzo dopo pezzo della sanità pubblica. Prima la riduzione di un servizio e poi la possibile successiva chiusura. Tutto mosso da quel fenomeno che stanno additando come 'razionalizzazione' dei servizi sanitari pubblici. E' mai possibile 'razionalizzare' sulla salute pubblica, soprattutto nei confronti di chi ha poche, risorse economiche? Razionalizzare significa davvero ridurre o chiudere dei servizi? O piuttosto si potrebbe ripensare ad una migliore organizzazione degli stessi, senza togliere i punti di apertura già esistenti? Esprimiamo soddisfazione per l’atto che il Consiglio Comunale di Narni ha approvato all’unanimità, riguardo alla vicenda del Ser.D. Un ordine del giorno tramite il quale è emersa la volontà di tutte le forze politiche di opporsi e arginare la riduzione dell’orario di apertura e di erogazione del Servizio Dipendenze sito presso il distretto di Narni Scalo. Si tratta di un servizio multidisciplinare che si occupa di prevenzione, trattamento e riabilitazione degli stati di abuso o dipendenza da sostanze, come droga, alcool, fumo, o dipendenza senza uso di sostanze, come il gioco d’azzardo e la video dipendenza. Il problema della salute pubblica - continua la Antonini - ci sta preoccupando molto, al punto che riteniamo che gli scenari che si profilano sono inaccettabili. A pagare le spese di questi tagli sono soprattutto le persone fragili, ovvero quelle che per uscire dalla situazione di dipendenza da droghe, alcool o dipendenza dal gioco hanno bisogno di essere sostenute tramite servizi specializzati e personale competente, come è quello che il servizio pubblico dovrebbe garantire. Non vogliamo che si risparmi sulle persone che più necessitano di aiuto e per questo siamo pronti a collaborare con gli enti preposti per elaborare proposte e per fronteggiare le difficoltà organizzative senza aggredire e minare i diritti e i bisogni di salute dei cittadini".