Narni: all'università un seminario per parlare di rischi sociali, sicurezza e società del futuro
Si è svolto a Narni il seminario “Rischi sociali, sicurezza e società del futuro”. Il seminario è stato organizzato dai corsi di laurea in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza e Scienze Socio-Antropologiche per l’Integrazione e la Sicurezza Sociale dell'Università degli Studi di Perugia (sede di Narni), in collaborazione con la Polizia di Stato e il Cespis - Centro Studi Prevenzione, Investigazione e Sicurezza. L'incontro è stato aperto dai saluti del Magnifico Rettore, Maurizio Oliviero, il quale ha ricordato come “Le università possono contribuire a rafforzare la coesione sociale con percorsi educativi che riflettono sulle dinamiche dell'attuale situazione globale”. Intelligence, sicurezza aziendale, criminologia, criminalistica gli argomenti discussi dalle numerose autorità intervenute, quali il Prefetto Lamberto Giannini, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Roberto Baldoni, Direttore dell’Agenzia di Cybersicurezza Nazionale, Rosanna Ianniello, Presidente del Tribunale di Terni, Giovanni Bruno, Prefetto di Terni, Bruno Failla, Questore di Terni e Cinzia Fabrizi, Assessore all’Università del Comune di Terni. Nella relazione introduttiva il Felice Ferlizzi, presidente del Cespis, citando la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo secondo cui “vita, libertà e sicurezza sono le colonne portanti di una società e su di queste si innesta tutto il resto, l’esercizio dei diritti e lo sviluppo economico e sociale di un popolo”, ha ricordato la proficua collaborazione con l’Ateneo, in particolare con i corsi di Narni. Gli approfondimenti sui vari temi della sicurezza - dal cybercrimine al terrorismo alla situazione geopolitica - coordinati da Maria Caterina Federici, hanno visto il contributo del Generale di Divisione dei Carabinieri Giuseppe La Gala, Direttore della Scuola di Perfezionamento delle forze di polizia, dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta, Presidente di “Diplomatia” e di Fabio Massimo Gallo, Magistrato, già Presidente della Sezione Corte di Appello di Roma. In particolare, Fabio D'Andrea, coordinatore del Corso di laurea in Scienze per l'Investigazione e la Sicurezza ha sottolineato come “questa iniziativa è significativa per lo spessore con cui vengono affrontati i cambiamenti che abbiamo di fronte e per la chiave dinamica con cui stiamo interpretando il rapporto tra insegnamento, modalità formazione e apporto di testimonianze qualificate, ricche di episodi reali di vita ed episodi vissuti professionalmente”.
Massimiliano Minelli, inoltre, coordinatore del Corso di laurea magistrale in Scienze Socio-Antropologiche per l'Integrazione e la Sicurezza Sociale ha allargato la prospettiva: “l’essere meno sicuri – come, ad esempio, la pandemia ha mostrato – rende necessario guardare alle vulnerabilità di una società. Bisogna lavorare per capire cosa sta accadendo ed elaborare mezzi in grado di contrastare i rischi radicali, anche mettendo in atto pratiche politiche partecipate nel campo della salute collettiva”. All'interno del seminario infine, si è svolto un incontro-dibattito con alcuni degli autori del volume “Rischi sociali, sicurezza e società del futuro”, coordinato da Giovanni Cinque, Consigliere Cespis e animato dai quesiti degli studenti.