Narni: 17 persone escono dal Covid dopo il doppio tampone negativo, deceduta una 87enne, tre i nuovi contagi
Buone notizie sul fronte dei contagi. Nella giornata di lunedi a Narni si sono registrati "solo" tre casi di contagio al Covid-19. Di contro si registrano 17 cittadini che si sono "negativizzati" all'esito del doppio tampone negativo. Contestualmente la città piange la scomparsa, a causa del coronavirus, di una signora di 87 anni, che era ricoverata al "Santa Maria" di Terni. La situazione aggiornata è, quindi, di 133 casi di positività di cui 3 di residenti fuori regione ma domiciliati a Narni. Risultano ospedalizzati cinque cittadini narnesi (due in più). "Abbiamo cercato di accelerare - spiega il sindaco De Rebotti -, di concerto col distretto sanitario di Narni Amelia, le pratiche di cessazione da isolamento contumaciale dopo l'esito del tampone negativo dei soggetti. Per questo siamo riusciti ad emettere le diciassette guarigioni con ordinanza che mi auguro proseguiranno anche nei prossimi giorni. Il basso numero di positivi registrati oggi - sottolinea il sindaco -, non deve illudere di una frenata così sostanziosa del contagio (rispetto ai numeri dei giorni scorsi). Ciò è dovuto al basso numero di tamponi effettuati, rispetto al consueto, nella giornata di domenica. Si dimostrano sempre di più - continua De Rebotti -, alcune basilari concetti: la diffusione alta e repentina è dovuta principalmente ed ancora ai rapporti famigliari parentali, soprattutto questi ultimi vanno assolutamente limitati all'essenziale. Dal Covid si, si guarisce, dopo una decina di giorni, un paio di settimane, ma c'è la possibilità che duri anche molto di più il percorso di guarigione. Il Covid è una 'lotteria' al contrario e chi lo pesca non sa quale percorso lo attende e per questo non va sottovalutato. Casi di assoluta asintomaticità o con pochi e normali sintomi influenzali, casi con sintomi più rilevanti e faticosi da superare che condizionano i tempi di guarigione, casi che necessitano di ospedalizzazione e sempre legati a problemi respiratori e di ossigenazione, a volte critici o fatali.
Per questo il covid è particolarmente insidioso per le persone anziane o se associato ad altre patologie. Per questo la difesa è personale ma anche per chi ci sta intorno, in particolare i nostri famigliari più anziani. Il Covid - è ancora De Rebotti a Parlare -, condiziona i propri stili di vita, obbligando ad isolamenti che mettono in difficoltà oggettiva le persone e particolarmente importante risulta convincerci, in questa fase, che un sacrificio è necessario nelle attenzioni che poniamo in ogni fase della giornata e quando siamo chiamati ad adottare la forma preventiva fiduciari dell'isolamento. Diventa essenziale individuare dei 'Covid-hotel' per permettere alle persone positive che non possono vivere la degenza in casa non garantendo il necessario distanziamento dai famigliari, alimentando così un contagio che rischia di colpire più facilmente i soggetti più anziani. Le mie non sono parole di virologo o esperto della materia ma semplicemente frutto di quello che osservo ed a modo mio studio tutti i giorni. E spero che questi concetti, per me abbastanza chiari, siano in qualche modo di aiuto. Dal mio approfondimento abbiamo 31 cluster familiari (quattro sono man mano cessati) a cui sono riconducibili 75 casi di positività. Fermo il cluster scuola a 15 casi e quello dell'ambito sanitario rimasto a 12 casi".
2/11/2020 ore 19:45
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