Museo delle moto via dalla Rocca, Forza Italia: "Una decisione assurda, quella mostra ce la invidiano in tanti"
La vicenda del museo delle moto d'epoca, appartenente agli eredi di Goliardo Filippetti, fatto traslocare dai locali dove erano esposte, sta suscitando forte interesse in città. Sulla questione interviene anche Sergio Bruschini di Forza Italia. "E' una vicenda - afferma l'esponente di opposizione -, che non fa fare una bella figura a Narni e che avrebbe amareggiato moltissimo il buon Goliardo. Questi, a prezzo di grandi sacrifici, era riuscito in tanti anni a mettere insieme una collezione di moto di alto prestigio; un vero e proprio vanto per la nostra città. Il semplice fatto che fra le 70 motociclette, che fino a qualche giorno fa erano ospitate all'interno di una grande sala della Rocca Albornoz, ci siano numerosi modelli di altissimo valore storico, testimonia quanto vado dicendo. Quello che fa male - continua Bruschini - è sapere che la mostra è stata fatta letteralmente 'sloggiare' da dove era, perchè in quei locali sembra ci sia la volontà di realizzare un ristorante. Non sappiamo se questa cosa abbia un fondamento di verità, anche perchè ci risulta che ai piani superiori il castello narnese disponga già di ampie sale perfettamente allestite per svolgere questa funzione, resta tuttavia l'amarezza per l'ennesimo trasloco cui è stato sottoposto il museo delle moto di Goliardo Filippetti. E' stato un vero e proprio 'benservito', quello dato dagli amministratori ad una collezione così importante e al tempo stesso preziosa. Parliamo di una mostra originalissima che, se gestita in modo oculato e non come è stato fatto fino ad oggi, potrebbe richiamare tantissime persone a Narni. Niente da fare. Chi ha deciso che le moto dovevano andar via anche da quel posto, lo ha fatto senza pensarci su nemmeno un minuto e non ha nemmeno valutato la possibilità di trovare una valida alternativa, lasciando ai figli di Goliardo l'arduo compito di trovare uno spazio dove ricoverare tutte quelle moto. Si è agito come se quel patrimonio, importante per la città, non avesse alcun valore e quelle moto fossero diventate ingombranti, quasi d'impiccio. Torno a ribadirlo: stiamo parlando di una mostra che molte altre città ci invidiano, per la sua originalità e per il valore storico che hanno le tantissime moto che la compongono. Con questa vicenda - conclude il consigliere comunale di Forza Italia -, Narni ha perso un'altra bella occasione per fare un passo avanti verso una ulteriore promozione del turismo. A rimetterci è la città che perde un pezzo della sua storia che risponde al nome di un grande personaggio quale è stato Goliardo Filippetti. Spero davvero che dalla vicina Terni, come è stato detto, qualcuno si faccia avanti per ospitare il museo delle moto e valorizzarlo come merita. A quel punto qualcuno dovrà mordersi i gomiti per come è stata gestita tutta la vicenda".