Museo delle moto, parla l'amministrazione comunale: "pronti a valutare la possibilità di un’esposizione temporanea di alcuni pezzi"
Vicenda del museo delle moto di Goliardo Filippetti costretto ad andarsene dalla Rocca. La parola passa al Comune. Di seguito il comunicato dell'amministrazione comunale narnese arrivato in redazione. "Desideriamo chiarire la nostra posizione in merito alla collezione privata di moto della famiglia Filippetti, ospitata nei locali della Rocca. Innanzitutto, ribadiamo che la collezione è, e rimane, una proprietà privata della famiglia Filippetti. Da sempre, l’Amministrazione ha mantenuto un dialogo costante e collaborativo con la famiglia, cercando di individuare soluzioni per la corretta valorizzazione di questo patrimonio. Purtroppo l’amministrazione comunale - continua l'intervento del Comune -, non possiede nelle sue disponibilità spazi per contenere in modo permanente una mostra di queste dimensioni. I proprietari della mostra erano pienamente consapevoli del fatto che i locali sarebbero stati concessi temporaneamente per l’esposizione delle moto in quanto gli stessi sarebbero stati prima o poi oggetto di restituzione poiché l’Ati NarniArt (Associazione Temporanea di Imprese) è divenuto titolare della gestione complessiva della Rocca. Inoltre, l’Amministrazione ha cercato di favorire una collaborazione tra la famiglia Filippetti e il gestore della Rocca, ma questa sinergia non si è concretizzata, anche a causa della mancata costituzione di un’associazione, condizione che avrebbe potuto facilitare una gestione condivisa e più strutturata della collezione. Nei tre anni e mezzo trascorsi - puntualizzano dal Comune -, il Concessionario e la Proprietà della collezione non hanno formalizzato alcun accordo di collaborazione e, comunque, le moto d’epoca hanno continuato a essere conservate nel locale interrato. Alcuni mesi fa il Concessionario ha manifestato nei confronti del Comune di Narni l’intenzione di applicare il suo diritto contrattuale e, quindi, richiedere la disponibilità del locale interrato. Tale processo di riappropriazione è finalizzato a una valorizzazione organica e integrata dell’intero complesso. È importante sottolineare che non c’è mai stata da parte dell’Amministrazione alcuna interruzione del dialogo con la famiglia Filippetti. Al contrario, abbiamo più volte incontrato i rappresentanti della famiglia per cercare soluzioni alternative per una collocazione della collezione, proponendo anche una valorizzazione parziale attraverso l’esposizione di alcuni pezzi particolarmente pregiati. Alla luce di questi elementi, l’Amministrazione Comunale rimane disponibile a valutare la possibilità di un’esposizione temporanea di una selezione di pezzi di maggiore valore. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di valorizzare il patrimonio storico e culturale della Rocca, garantendo al contempo il rispetto della natura privata della collezione. Un’ultima domanda ci poniamo: questi consiglieri comunali di opposizione che oggi si intestano battaglie e si riempiono la bocca… hanno mai visitato la mostra? Dai dati in nostro possesso non ci risulta affatto. Va anche considerato - chiude la nota del Comune -, che l’afflusso di pubblico alla mostra delle moto è stato limitato: i dati in nostro possesso, forniti dal gestore della Rocca, indicano una presenza di poche decine di visitatori complessivi, con un numero molto ridotto di visite guidate. Forse è giusto trovare un'altra collocazione?".
(Nella foto- presa da Facebbok - Marco Filippetti, figlio di Goliardo ed il sindaco Lucarelli ritratti all'interno della mostra delle moto)