"Mole", il sindaco passa al contrattacco: "Rimuoveremo immediatamente le barriere illegittime e ripristineremo l’accesso pubblico all’area"
A chi appartiene l'area dove sorge il "solarium" delle Mole? Alla famiglia Caponi, come la stessa sostiene, o al Comune di Narni. Per la prima volta sulla questione si pronuncia il Comune di Narni, per bocca del sindaco Lorenzo LUcarelli. "È con grande fermezza - afferma il primo cittadino -, che mi vedo costretto a ribadire e chiarire la situazione. Quanto sta accadendo ad opera della società Le Mole S.r.l. non è solo grottesco, ma è anche un atto di profonda irresponsabilità e disprezzo per il lavoro che questa Amministrazione ha fatto in questi anni per valorizzare le Gole del Nera, un patrimonio naturale unico. Da anni, il Comune di Narni sta investendo risorse pubbliche, anche europee, per valorizzare e garantire la sicurezza e la fruizione pubblica di quest’area straordinaria. Tutto questo è avvenuto seguendo un percorso chiaro e trasparente, con il pieno rispetto delle normative e attraverso autorizzazioni ufficiali. Tra queste, voglio sottolineare due aspetti fondamentali: un’autorizzazione formale firmata dal Professor Alvaro Caponi il 4 dicembre 2013, che dà il via alla gestione pubblica dell’area, valida per 20 anni e sottoscritta dallo stesso Caponi. In quell’autorizzazione, Caponi ha espressamente dichiarato che 'nulla potrà eccepire e nulla avrà a pretendere la proprietà per le opere che saranno realizzate dal Comune di Narni'. Una dichiarazione che evidenzia chiaramente come non ci possano essere dubbi sulla legittimità degli interventi dell'amministrazione comunale. Il Comune di Narni detiene anche una Concessione Demaniale rilasciata dalla Regione Umbria il 1° febbraio 2016, che ci consente, fino al 2033, di gestire e occupare l’area, con precisi obblighi di manutenzione e di sicurezza. Di fronte a questa realtà giuridica, le pretese della società Le Mole S.r.l. – che si basa su un contratto di locazione privato stipulato solo poche settimane fa – sono completamente prive di legittimità. Non si può, infatti, pensare che un accordo privato tra terzi possa annullare atti pubblici, autorizzazioni ventennali e concessioni demaniali rilasciate da enti pubblici. Le azioni intraprese da questa società, come l’illecita apposizione di barriere e transenne, non solo stanno interrompendo un servizio pubblico fondamentale, ma stanno causando danni ingenti a tutta la comunità. Tali comportamenti sono una chiara manifestazione di speculazione privata su un bene che appartiene a tutti, e che deve essere tutelato come tale. Non possiamo e non dobbiamo permettere che anni di impegno e investimento vengano annullati da chi non ha rispetto per il lavoro pubblico e per i cittadini di Narni. La nostra risposta sarà ferma e determinata: difenderemo con ogni mezzo l’interesse pubblico e chiederemo il risarcimento dei danni causati. Rimuoveremo immediatamente le barriere illegittime e ripristineremo l’accesso pubblico all’area, in conformità con le normative vigenti. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per garantire un futuro di crescita e rispetto dell’ambiente per Narni. Non permetteremo che interessi di persone la cui azione , più che imprenditoriale , ha tutti i caratteri di una maldestra speculazione, distrugga quanto di buono è stato costruito, a discapito della nostra comunità. Il Comune di Narni rimarrà sempre dalla parte dei cittadini".