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Maxi operazione antidroga dei carabinieri: 9 arresti e sequestri di sostanze stupefacenti
I carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale, coadiuvati da quelli delle Compagnie di Terni, Amelia ed Orvieto e con il supporto di unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma, hanno portato a termine la fase conclusiva di una vasta e complessa attività investigativa. "Questa - si legge in una nota dell'Arma -, ha consentito di individuare e sgominare l’attività di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti posta in essere da alcuni cittadini italiani, tunisini e marocchini sulla piazza ternana. Il gruppo criminale, che aveva base operativa Terni e contava sul contributo di ben 12 persone (5 italiani e 7 nordafricani), smistava sul mercato cittadino stupefacente, principalmente eroina e cocaina". L’indagine, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni, dal Procuratore della Repubblica Alberto Liguori e dal Sostituto Mathias Viggiano, ha portato all’emissione, da parte del Gip del Tribunale di Terni, di un’ordinanza di misura cautelare per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, nei confronti di 9 indagati, destinatari di una serie di provvedimenti restrittivi della libertà personale. Sei persone sono state condotte in carcere, mentre tre sono state poste agli arresti domiciliari. "L’attività investigativa - fanno sapere dal comando provinciale dell'Arma -, avviata nel settembre 2019 e sviluppata utilizzando metodi d’indagine di natura tradizionale supportati da attività tecniche, ha permesso di delineare le singole condotte degli indagati (di cui uno già detenuto presso la Casa Circondariale di Perugia), stimare i proventi dell’attività delittuosa in circa 2.000 euro giornalieri, trarre in arresto in flagranza di reato due persone per medesimi reati. Gli inquirenti hanno anche posto sotto sequestro complessivamente 2.400 grammi di hashish, 4 grammi di cocaina e 0,5 grammi di eroina". I carabinieri avrebbero anche riscontrato "oltre 250 cessioni al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina e hashish". L’indagine, che è stata convenzionalmente denominata “Mastro birraio" in quanto si è accertato che la sostanza stupefacente veniva indicata come “birra” o “bottiglia”, ha consentito l’individuazione di centinaia di assuntori alcuni dei quali a loro volta dediti ad un’illecita attività di spaccio “a cascata”.
22/7/2020 ore 13:49
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