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Leolandia Umbria a San Liberato, Sergio Bruschini (FI): "che fine ha fatto il progetto?"
Un ordine del giorno per sapere che fine ha fatto il progetto riguardante la realizzazione del parco di Leolandia a Narni. L'intervento porta la firma di Sergio Bruschini (Forza Italia). "Si è parlato spesso nei giorni scorsi della zona tra Nera Montoro e San Liberato - scrive Bruschini in un comunicato -, ma soltanto in riferimento ai problemi ambientali ed alle emissioni odorigene. Vorrei spostare il ragionamento dello sviluppo di queste realtà su un argomento che sembra essere stato dimenticato, sul quale invece molte speranze ed obiettivi di sviluppo si erano focalizzati. Mi riferisco al progetto Leolandia Umbria. Questo era un progetto aperto sul tavolo degli imprenditori coinvolti. Ma, dal tavolo, era passato nel cassetto in attesa che il primo parco dei divertimenti, quello di Bergamo, che aveva scelto proprio l’area di San Liberato di Narni, per replicare lo stesso modello nel centro Italia, tornasse a livelli di fatturato accettabile dopo la dura crisi passata in questi ultimi due anni per colpa della pandemia da Covid. La proposta prevedeva la realizzazione di un parco divertimenti tematico, destinato all'infanzia, per una superficie complessiva di 55.000 metri quadrati, con ambientazione ispirata ai borghi medievali ed una struttura ricettiva destinata al turismo familiare con 16 camere, per un totale di 80 posti letto ed una capacità ricettiva teorica di 29.200 posti letto all'anno. Il progetto - continua Bruschini -, consentirebbe di attivare investimenti per 36 milioni di euro con una occupazione stimata in circa 250 addetti. Nel progetto era coinvolta la stessa Regione Umbria con un finanziamento di 343.000 euro dal fondo unico regionale. La crisi pandemica sembra essere oggi passata tanto che nell'ultimo anno i parchi di divertimento hanno ripreso a girare a pieno ritmo. Il 'cassetto' dove era stato chiuso in questi anni il progetto va dunque riaperto e vanno verificate le intenzioni di tutti gli attori coinvolti nell'intervento. Il consiglio comunale dia mandato alla giunta di convocare di nuovo un tavolo dove Comune, Regione, imprenditori e progettisti facciano di nuovo il punto e diano corso a quelle promesse e a quegli intenti che sembravano essere avviati ad una rapida realizzazione".
25/1/2023 ore 2:35
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