L'Avis di Narni: "tra noi ed il Comune esiste da sempre un rapporto di reciproca stima e collaborazione"
La sezione Avis di Narni replica all'intervento fatto qualche giorno fa dal consigliere comunale Sergio Bruschini (Forza Italia). Lo fa attraverso una lettera che pubblichiamo integralmente. Eccola di seguito. "L’Avis - inizia la nota -, fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana. Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente, anonimamente, periodicamente e gratuitamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo compiere questo gesto perché non idoneo, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione. Molto impegno è riservato alla promozione della solidarietà, della cittadinanza attiva e degli stili di vita. Abbiamo voluto riportare questo breve riepilogo per informare quanti non conoscono o quanti, pur sapendo dell’esistenza di Avis, ne abbiano una sommaria e parziale contezza, o ancora, se volete, un semplice promemoria per taluni rappresentanti della cosiddetta società civile e perché no, politica, che negli anni poca attenzione hanno avuto nei riguardi dell’importante ruolo sociale dell’Avis. Diciamo questo - continua la lettera scritta dai dirigente Avis di Narni -, perché siamo rimasti alquanto sorpresi dall’inaspettato interesse, promosso a mezzo stampa, di un esponente della politica locale narnese (Sergio Bruschini), il quale, informato male o informato da persone in malafede, ha sollecitato l’Amministrazione Comunale di Narni ad interessarsi più da vicino alle attività della Sezione narnese, ha contestualmente espresso personali pensieri nei confronti della medesima Sezione, pensieri che si sono anche articolati in veri e propri suggerimenti riguardanti la gestione, sfociati anche in veri e propri giudizi. Non ricordiamo - viene sottolineato nella lettera -, di aver mai avuto il piacere di incontrare il citato esponente politico presso la sede Avis di Narni, ne un suo diretto interessamento alla vicende dell’Associazione, ne in generale ne in particolare. Avessimo avuto questa opportunità, avremmo potuto confermagli l’importante ruolo sostenuto dalla Sezione, dalla sua costituzione ad oggi, sia in ambito regionale che nazionale, aggiungendo magari anche gli importanti riconoscimenti internazionali, di cui la mostra internazionale del manifesto sul dono del sangue è testimonianza assoluta. Avremmo potuto informarlo sulle attività di promozione delle attività correlate al dono del sangue svolte dai suoi soci volontari, dal Consiglio Direttivo, dai Presidenti e vice presidenti che si sono succeduti, attività ormai ultradecennali, svolte nei confronti di tutte le platee della società civile come le scuole, i luoghi di lavoro, le associazioni sportive. Avrebbe potuto comprendere meglio le difficoltà di chi, volontariamente e nel più assoluto disinteresse personale, se non quello della consapevolezza di aver donato speranza al prossimo, nessuno escluso, si è per anni visto chiudere in faccia la porta da chi invece promuove pubblicamente il proprio interesse per la comunità a cui si rivolge solo in particolari occasioni. Abbiamo invece rilevato i contenuti della nota resa pubblica e non possiamo accettare, anche se cortesemente, rilievi, critiche e suggerimenti sulle modalità, contenuti e organizzazione della Sezione Avis di Narni. In particolare - continua la lettera -, non è ben chiara la richiamata “opportunità” circa il fatto che il Consiglio Direttivo, perché di un solo organo si parla, sia costituito “esclusivamente da donatori effettivi e non da soggetti che, per sopraggiunti limiti anagrafici, non fossero più in gradi di donare il sangue.” A tal proposito si rileva che lo statuto, prevedendo che possono aderire all’Associazione “ … tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente, anonimamente, periodicamente e gratuitamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo compiere questo gesto perché non idoneo, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.”, non contempli la finalità del suddetto richiamo, determinandone altresì un evidente contrasto. Ci piace sottolineare - concludono i dirgenti di Avis Narni -, che occupiamo 2 locali ed in comune una sala riunioni, del complesso dell’ex Omni gentilmente messi a nostra disposizione dalla Croce Rossa. Ed ultimo, ma non ultimo, il richiamo all’Amministrazione Comunale in merito alla necessità di intraprendere un’azione conoscitiva, nei confronti della Sezione Avis di Narni ed in particolare nei confronti degli attuali Dirigenti, circa l’andamento delle diverse attività associative. A tal proposito vorremmo ricordare che tra la Sezione Avis e l’Amministrazione comunale di Narni esiste da sempre un rapporto di reciproca stima e collaborazione, tale da non dover mettere in dubbio le legittime scelte effettuate esclusivamente per i fini associativi e conseguentemente a favore dell’intera città. Concludiamo ringraziando comunque chi, con la pubblicazione della nota cui si è fatto riferimento, ha consentito di dare l’ennesima possibilità di visibilità all’Associazione Avis, sottolineando e criticando che lo si sia fatto in un contesto politico riconoscibile, nella ferma e decisa difesa della caratteristica apartitica dell’Associazione stessa".