L'Avis comunale di Narni si appresta a ringiovanire i propri quadri. Una scelta legittima quanto obbligata dalle circostanze. C'è sempre più urgenza di sangue negli ospedali di tutta Italia ed il comprensorio narnese non sfugge a queste necessità. Da qui l'urgenza di coinvolgere forze nuove all'interno della sezione comunale di Narni, che è una tra le più antiche dell'Umbria e d'Italia. La presenza di un giovanissimo a capo dell'associazione sta a testimoniare la volontà del direttivo di cambiare marcia e di riprendere a marciare in modo spedito, così come accadeva alcuni anni fa. Nei giorni scorsi l'Avis di Narni ha festeggiato il suo settantesimo compleanno, un traguardo molto importante che ha significato non solo un punto di arrivo, ma soprattutto di ripartenza per la stessa associazione. "C’è forte sinergia tra i componenti del consiglio direttivo - ha detto Lorenzo Sini, il giovanissimo presidente dell'associazione -. Essi sono impegnati nelle attività di gestione e amministrazione di Avis Narni. Sono ingranaggi insostituibili di una grande macchina in viaggio verso nuovi obiettivi". Sini ha voluto definire in questo modo coloro che, come volontari, stanno dando il loro prezioso contributo all'interno dell’associazione. I donatori narnesi ad oggi sono 403 e dall’inizio dell’anno sono arrivati 30 nuovi iscritti, un incremento salutato con entusiasmo dai dirigenti della sezione narnese. Ma questi numeri non possono bastare. "Ci auguriamo - ha detto Sini -, che il numero aumenti, anche perché le donazioni in questi nove mesi sono state soltanto 270, un numero molto inferiore rispetto a quelle degli anni che hanno preceduto l’emergenza Covid". Sotto la guida di Lorenzo Sini l'Avis comunale di Narni punta al raggiungimento di un passaggio generazionale volto alla collaborazione con i giovani, in un’ottica di reciproco scambio di idee ed esperienze.