Giovedì 21/11/2024
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La storia della ballerina Rebecca Storani che da anni porta in giro per l'Europa il nome di Narni
Si chiama Rebecca Storani, ha 24 anni, fa la ballerina professionista ed è di Narni. Rebecca svolge con grande passione questa attività sin da quando era bambina. "Ho sempre avuto - spiega -, una passione innata per la danza. Così, all'età di tre anni, i miei genitori decisero di portarmi ad una scuola di danza a Terni. Andando avanti il mio insegnante, Fabrizio Santella, vedendo le mie possibilità e la grande passione,decise di farmi fare un provino. Fù così che, a 9 anni, entrai a far parte dell'Accademia Nazionale di Danza a Roma. Entrai nel secondo corso preparatorio, ma, trascorso il primo anno, decisero di farmi saltare il terzo ed ultimo e mandarmi direttamente al primo corso normale, di otto anni totali. Furono anni di sacrifici e di questo devo ringraziare la mia famiglia, che mi ha sempre seguita durante il mio percorso. Senza il supporto dei miei genitori non avrei potuto intraprendere questa strada a livello professionale. Per cinque anni abbiamo viaggiato in macchina ogni giorno alla volta di Roma, dopo la scuola per portarmi a danza, dal pomeriggio alla sera. Per me era molto importante anche la scuola, quindi studiavo la sera tardi, quando rientravo a Narni. All'età di 11 anni un gravissimo incidente stradale mise a rischio i miei sogni e la mia stessa vita. Con tantissimi punti in testa e in altre parti del viso decisi di fare comunque gli stage estivi che avevo programmato e sono andata avanti".
I PREMI ED I RICONOSCIMENTI OTTENUTI DA REBECCA
"Ho fatto molti concorsi di danza, nazionali ed internazionali - racconta la ballerina narnese -, ricevendo premi e riconoscimenti. Fra questi uno 'speciale' al Premio delle Belle Arti a Roma riconosciuto dal M.I.U.R. (2009), un altro 'speciale' come miglior interprete femminile al Premio Roma ed ancora il primo premio al concorso internazionale di Rieti e la posizione di finalista al Tanzolymp di Berlino (2010). Fu proprio in questo anno che ad uno stage ricevetti un'invito per andare a studiare alla scuola dell'Hamburg Ballett Schule di Amburgo. Sono partita da sola all'età di 14 anni per questa nuova esperienza. Un anno dopo (2011) sono tornata alla mia Accademia a Roma per completare gli studi. Ho poi continuato con molti stage e concorsi, per arricchire il più possibile il mio lavoro e studiare con maestri di scuole e tecniche diverse. Ho ricevuto un premio speciale come miglior talento italiano a Salerno, primi premi ai concorsi Danza Si, Shakespeare in dance, Mad for dance con un premio speciale come miglior talento del concorso (2012), sempre primi premi ai concorsi Unione della danza italiana, Mab concorso Maria Antonietta Berlusconi e di nuovo al concorso internazionale di Rieti, premio come miglior talento del Galà di Livorno e vincitrice dell'IbStage di Barcellona (2013). Quest'ultimo è stato un premio molto importante per me e per la mia carriera, perché diede una svolta decisiva alla mia vita. Sempre nel 2013 al concorso Shakespeare in dance, ho ricevuto oltre che il primo premio nella categoria passo a due, anche il mio primo contratto di lavoro come apprendista al SemperOper Ballet di Dresda, dove ho conosciuto molti coreografi e personaggi della danza. Da qui è iniziata la mia carriera. Dopo un altro anno di esperienza in Germania sono entrata a far parte della nazionale portoghese nel 2015 , Companhia Nacional de Bailado di Lisbona, spesso con ruoli da ballerina solista. Dopo due anni di lavoro a Lisbona, sono entrata a far parte del Ballet de Catalunya di Barcellona nel 2017 con ruoli da ballerina principale e solista. Ho continuato ad essere chiamata come ballerina ospite ai galà in giro per il mondo - continua Rebecca Storani -, ballando con primi ballerini e ballerini solisti, come Vadim Muntagirov, Igor Tskirvo (Bolshoi Ballet), Dmitry Zagrebin (Royal Swedish Ballet), Young Gyu Choi (Dutch National Ballet), Flavio Salamanka (Salzburg Theatre), Andras Ronai (Hungarian National Ballet), Leander Rebholz (Royal Danish Ballet) ed altri. E' stato un onore per me aver condiviso la scena con le grandi stelle della danza. Ho ricevuto anche altri premi e riconoscimenti fra i quali miglior talento italiano all'estero a Europa in Danza a Roma, Premio sfera d'oro della danza a Padova, Premio Giuliana Penzi della danza ad Udine ed altri. Dopo un anno di lavoro a Barcellona, ho ricevuto la mia prima promozione a soli 22 anni. Dopo lo spettacolo di Don Chisciotte nel ruolo principale, sono stata promossa a Prima Solista (livello più alto) in scena di fronte al pubblico. Dopo altre produzioni, ci fu uno spettacolo creato apposta per noi da un primo ballerino e coreografo del Dutch National Ballet di Amsterdam Remi Wortmeyer: 'La ballerina di Picasso', dove interpretavo il ruolo principale, ovvero la moglie di Picasso. Fra il pubblico c'era il direttore della compagnia nazionale olandese, che mi offrì un contratto per entrare a far parte della sua compagnia. Entrai ad Amsterdam a maggio del 2019 ed iniziai ad essere scelta per cast già molto importanti come solista e una volta da prima ballerina. Dopo pochi mesi di lavoro sono rimasta vittima di un grave infortunio alla schiena che mi impediva addirittura di camminare. Infortunio che sto combattendo tutt'ora con terapie e riabilitazioni e che mi impedisce di lavorare. In questo periodo - cocnlude Rebecca -, non mi resta che lottare e dare il massimo per poter riprendere la mia vita il prima possibile, con una piccola speranza, che è quella di costruirmi un futuro nella mia amata Italia".
10/9/2020 ore 4:23
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