La rivelazione di un ornitologo: "ci sono insetti chiamati 'Narnia' che vivono in America ed in Costa Rica"
Il nome 'Narnia', a quanto pare, è più diffuso di quanto non si creda. A svelarci che in America c'è, addirittura, un genere di insetti che si chiamano come la nostra città è un lettore di Narnionline. Si chiama Ivano Mortaruolo, vive nella periferia narnese, ed è un appassionato ornitologo. "Dagli anni '50 del secolo scorso - spiega Mortaruolo -, l’antico nome della città di Narni ha conosciuto una notorietà pressoché planetaria grazie allo scrittore C.S. Lewis, l’autore di diversi romanzi 'Le cronache di Narnia', cui hanno fatto seguito alcune proposte in versione cinematografica di grande successo. Meno noto - rivela -, è il fatto che 'Narnia' costituisce la denominazione del genere al quale sono ascritte varie specie di insetti che vivono dall’America settentrionale fino alla Costa Rica. Lo scopritore di tale gruppo 'tassonomico' (e nel contempo colui che ha proposto alla comunità scientifica il singolare nome della città umbra) è stato un medico svedese che si appassionò all’entomologia (ramo della zoologia che si occupa dello studio degli insetti ndr), conseguendo un dottorato e successivamente diventando un reputato membro dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze. La descrizione del nuovo insetto avvenne nel 1862, con la denominazione di 'Narnia femorata'. Nel 1870 lo stesso medico svedese propose un’altra nuova specie, la 'Narnia pallidicornis', che differiva dalla prima per una lieve colorazione dell’articolazione basale delle antenne. Tuttavia i sistematici sono concordi nel ritenere che, in realtà, si tratti di un’unica specie, vale a dire la 'Narnia femorata'. Il nome volgare potrebbe essere 'Cimice dei cactus con i piedi a foglia', mutuandolo dalla lingua inglese. La sua lunghezza è di 14-19 millimetri e si nutre sostanzialmente dei frutti di cactus. Una peculiarità comportamentale di questo insetto - spiega mortaruolo -, è costituita dal fenomeno chiamato 'autotomia'. Con questo temine si intende la capacità di 'autoamputarsi' una parte del corpo (in genere gli arti) qualora, a seguito di un’aggressione subìta, venga riportata una ferita e vi sia un serio pericolo di vita, consentendo così la fuga dal predatore. Gli scienziati hanno evidenziato che, dopo tale pratica, le ferite si rimarginano più velocemente, impedendone la fuoriuscita di sangue e altri liquidi. Inoltre - speicifica Mortaruolo -, è stato osservato che gli esemplari maschi automutilati, che nella competizione riproduttiva, naturalmente, sono svantaggiati nei confronti degli altri conspecifici, attivano una peculiare strategia compensatoria: i loro testicoli s’ingrossano. Pertanto, se le loro condizioni fisiche permettono solo poche occasioni per accoppiarsi, viceversa dispongono di un numero maggiore di spermatozoi che verosimilmente consente fecondazioni più sicure. In conclusione, l’insetto 'targato Narnia' dimostra di possedere buone capacità adattive.
CHI E' IVANO MORTARUOLO
Ivano Mortaruolo, laureato in Giurisprudenza, ha collaborato in attività scientifiche e di ricerca con il prof. Francesco Petrillo dell'Università degli Studi del Molise (filosofia del diritto). Appassionato ornitofilo e studioso di ornitologia ha scritto circa 600 pubblicazioni fra articoli, recensioni, prefazioni, saggi specialistici. Relatore di oltre 60 conferenze e fondatore e presidente del Centro Studi Ornitologici di Terni, è socio onorario dell'Association OrnitHologique de Paris e de la Sociedad Ornitologica del Mediterraneo (Spagna) e già membro della New York Academy of Sciences e della Association for the Advancement of Sciences (Usa).
(Nella prima foto un insetto appartenente al genere 'Narnia' - nella seconda foto l'ornitologo Ivano Mortaruolo)