Isoradio sbarca a Narni con "Le casellanti", il programma che va alla scoperta di borghi e città
Un'altra partecipazione importante di Narni a dei programmi radiotelevisivi di caratura nazionale. E' successo qualche giorno fa, quando la troupe di Isoradio è arrivata in città. A guidarla il giornalista Ivan Cardia, uno dei conduttori della trasmissione "Le casellanti", in onda ogni mattina sulle frequenze di Isoradio. Si tratta di un programma che ha come scopo quello di uscire idealmente da un casello autostradale per seguire il conduttore alla scoperta di borghi e cittadine più o meno noti, per presentarli al pubblico attraverso le voci di chi quei luoghi li vive e ha voglia di raccontarli. E’ un viaggio attraverso tutta la penisola e i racconti intrecciano storia, tradizioni, enogastronomia, paesaggi culturali e curiosità linguistiche. Ad accompagnare Cardia è stata Eleonora Mancini, docente di storia dell'arte, collaboratrice degli eventi culturali dell’Associazione Corsa all’Anello e da sempre impegnata nella promozione culturale e turistica della città. Attraverso lei il conduttore si è potuto muovere agevolmente nelle vie e nelle piazze della città, ma anche nei siti importanti della periferia, scoprendo così alcune delle eccellenze che caratterizzano Narni nel territorio umbro. Ad affascinare il conduttore è stata immancabilmente 'Narni Sotterranea', ma anche la storia della Corsa all'Anello. Di questa è stato sottolineato uno degli aspetti più importanti, oltre che le sue caratteristiche e peculiarità, cioè quello sociale di saper coinvolgere i cittadini a tutti i livelli nei preparativi e nello svolgimento delle manifestazioni rivestendo quindi un compito molto importante e delicato che è quello di catalizzatore sociale, importante quanto il valore culturale: dal gioco di “Filomena” in Taverna alla 'Giostra al Campo', tutto concorre a creare socialità. Eleonora ed Ivan si sono quindi calati nella suggestiva Narni Sotterranea, all'interno delle misteriose stanze dell’antico convento domenicano, tra manufatti romani, affreschi medievali e i luoghi più misteriosi dell’Inquisizione. Prima dei saluti c’è stato anche un momento dedicato alle caratteristiche del dialetto narnese, un modo simpatico per raccontare qualcosa in più della città.