Domenica 01/06/2025
Home     Cronaca    Attualità    Politica    Economia    Comprensorio    Corsa all'anello
Ore 02:41
Ambiente    Sport    Cultura    Turismo    Musica    Costume    Sondaggi    Video     Eventi
Intervento del consigliere regionale Melasecche sul "Santa Maria" e sull'ospedale comprensoriale Narni-Amelia
"Ancora una volta assistiamo al tentativo della sinistra di intestarsi risultati che non le appartengono. In particolare sulla prossima realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni-Amelia. È opportuno far luce e ricordare ai cittadini che il percorso, che ha finalmente sbloccato l’iter di quest’opera tanto attesa, è stato avviato concretamente dalla giunta di centrodestra, grazie al lavoro dell’assessorato regionale alle Opere Pubbliche da me condotto". Lo dichiara il consigliere regionale della Lega Umbria, Enrico Melasecche. "Nel febbraio 2024 – ricorda Melasecche - in seguito ad una riunione storica tra i due assessorati regionali competenti, con i Comuni di Narni e Amelia e l’Asl Umbria 2, anche su pressing di altri esponenti politici locali, è stato avviato un nuovo percorso per accelerare il procedimento di approvazione e conclusione del progetto, affidando alla Regione il coordinamento tecnico e organizzativo della procedura. Come nelle Marche, in cui l’edilizia sanitaria è competenza del Servizio Opere Pubbliche. Dopo numerosi passaggi complessi, tra cui espropri, pareri tecnici e confronti con tutti i soggetti coinvolti, la Conferenza dei servizi relativamente al nuovo progetto si è conclusa positivamente entro i tempi previsti ad agosto 2024. Un lavoro paziente, tecnico e politico, che ha richiesto mesi di interlocuzioni, anche con l’Inail, che finanzierà l’opera, ottenendo risultati mai prima acquisiti. È bene ricordare che per anni l’ospedale comprensoriale di Narni-Amelia è stato il simbolo dell’inconcludenza della sinistra che ha governato la Regione, un’opera mai realizzata e divenuta metafora dell’impotenza politica di un’intera generazione. Ancor oggi quando parlo anche con operatori sanitari mi sorridono increduli che quell’ospedale possa essere realizzato, tante e tali le delusioni subite. E’ per questo che invito l’assessore De Rebotti, politico di lungo corso a Narni per oltre vent’anni, a stringere i tempi per recuperare anche vari mesi sul cronoprogramma previsto perché, giunti ormai sul filo di lana, sarebbe inaccettabile qualsiasi tipo di ritardo. Oggi – prosegue Melasecche - facciamo pressing con la mozione attualmente giacente in Terza commissione, affinché l’opera non venga ulteriormente rallentata. È essenziale, inoltre, accelerare la cantierizzazione e completare quanto prima la rotatoria stradale necessaria all’accesso del nuovo ospedale. L’intervento fatto finanziare dal sottoscritto per 2,5 milioni di euro nella passata legislatura con fondi Fsc è progettato dalla Provincia di Terni, cui spetta la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade regionali come è la 205 Amerina. L’ospedale di Narni-Amelia va fatto e va ricordato con chiarezza chi ha piantato il seme e ha fatto crescere la pianta, affinché oggi si arrivasse a raccogliere i frutti con l’ulteriore nostra decisione di renderlo sempre più efficiente, quale vaso comunicante con l’ospedale di Terni, su cui la battaglia è ancora tutta aperta. Sempre in Terza commissione regionale ho infatti chiesto che vengano convocati i tecnici del Servizio OO PP affinchè venga esaminato il docfap, documento di fattibilità tecnico economica, prodotto dal mio assessorato nel 2024 e sia definitivamente chiaro a tutti, in modo inequivocabile, dopo tanti, troppi tentativi di affossamento venuti anche da Terni, quale è l’ipotesi migliore da percorrere, nella massima trasparenza, in quale sito, con quali finanziamenti. Anche e soprattutto entro quale data. Ipotesi rinviate a un futuro incerto, lontane nei futuri decenni, analogamente a quanto accaduto per quello di Narni-Amelia costituiscono solo una presa in giro, perchè porterebbero non solo alla perdita di ogni speranza per la Sanità di Terni e dell’Umbria di recuperare un saldo positivo tra mobilità attiva e passiva ma comportano soprattutto un continuo dissanguamento e spreco di danaro pubblico nel mettere cerotti alla attuale struttura obsoleta su cui è del tutto inutile continuare nell’accanimento terapeutico degli ultimi decenni. I cittadini chiedono a gran voce l’ospedale oggi, non interessa loro allontanare negli anni la soluzione definitiva per non realizzarla mai a causa dei tempi biblici, dei costi in aumento, delle procedure tradizionali defatiganti, della politica che cambia idee e in cui il negazionismo di sinistra ricomincia anche qui a prevalere".
19/5/2025 ore 19:00
Torna su