Incendio di Sabbione: il punto massimo di ricaduta delle polveri è stato individuato a Ponte San Lorenzo
Non è affatto una buona notizia per i molti cittadini narnesi residenti nell'area interessata dalla notizia. Stiamo parlando degli effetti prodotti dalla enorme colonna di fumo sprigionatasi lo scorso lunedi 28 febbraio, dall'incendio scoppiato in un'azienda di Sabbione. Lo avevamo scritto già in quella serata che c'erano dei forti timori che il fumo si potesse spostare verso il territorio narnese e così è stato. Del resto era ben visibile la grossa colonna che, mossa dal vento, si dirigeva minacciosa verso la zona di sud-ovest. Così, dopo alcune verifiche ed analisi compiute dall'Arpa, è emerso che il punto massimo di ricaduta delle polveri è da individuarsi proprio a Ponte San Lorenzo, ovvero in una delle frazioni più densamente popolate di Narni. Sarebbe questo lo schema individuato dall’Arpa a seguito dell’incendio che dal pomeriggio di lunedì 28 febbraio al mattino del 1 marzo, ha coinvolto un'azienda situata in strada di Sabbione. Tramite una "simulazione modellistica" sono state individuate le zone di maggiore ricaduta degli inquinanti al suolo. Dal modello è emerso che la zona di maggior impatto risulta essere quella del quadrante Sud-Ovest, rispetto al punto dell’incendio. Essa interessa principalmente la zona di Ponte San Lorenzo, e in maniera minore aree del territorio poste sempre in direzione sud-ovest. “Lungo questa direzione - spiegano dall'Arpa - si attende un impatto maggiore sempre nell’area industriale ed entro una distanza di un chilometro, mentre in base alle condizioni meteo, non ci si aspettano impatti nelle altre direzioni rispetto al punto dell’incendio. I dati disponibili fanno riferimento ad un arco temporale definito tra le ore in cui si è sviluppato l’incendio e il giorno successivo. I dati sul particolato atmosferico misurati dalle centraline della rete regionale hanno fornito, come media giornaliera del 28.02.2022, i seguenti parametri: Maratta: 21 mcg/mc; Carrara: 17 mcg/mc; Narni Scalo: 15 mcg/mc; Borgo Rivo: 11 mcg/mc; Le Grazie: 15 mcg/mc. Per quanto riguarda i gas liberatisi durante l’incendio, ad eccezione di un leggero incremento del benzene, che arriva a 1,5 µg/m 3, non si segnalano particolari scostamenti per tutti quanti gli altri (NOX, CO, SO2). I dati disponibili fanno riferimento ad un arco temporale definito tra le ore in cui si è sviluppato l’incendio e il giorno successivo, 1 marzo. I dati sul particolato atmosferico misurati dalle centraline della rete regionale hanno fornito, come media giornaliera del 28.02.2022, i seguenti parametri: Maratta: 21 mcg/mc; Carrara: 17 mcg/mc; Narni Scalo: 15 mcg/mc; Borgo Rivo: 11 mcg/mc; Le Grazie: 15 mcg/mc”. Per quanto riguarda i gas liberatisi durante l’incendio, ad eccezione di un leggero incremento del benzene, che arriva a 1,5 µg/m 3, non si segnalano particolari scostamenti per tutti quanti gli altri.