Giovedì 30/01/2025
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Il convegno "Alcol: più sai, meno rischi" ha sensibilizzato i giovani su un tema di grande attualità
Il convegno dal titolo "Alcol: più sai, meno rischi", che si è svolto a Narni nei giorni scorsi, ha colto nel segno. Esso ha infatti sensibilizzato i tanti giovani presenti contribuendo ad aumentare la consapevolezza delle giovani generazioni. Esse sono le più esposte e vulnerabili ad un utilizzo spesso eccessivo dell’alcol, con conseguenze drammatiche. Come le cosiddette "stragi del sabato sera" dove i numeri di decessi causati dall’assunzione di sostanze alcoliche sono altissimi, attestandosi sulla soglia dei 3mila morti all’anno, 14 decessi ogni weekend. "È fondamentale - ha detto  la neo presidente di Anlcc Mirena Angeli - fornire supporto, garantire servizi continuativi e di ascolto per coloro che fanno abuso di alcol. I gruppi di auto-aiuto sono una grande risorsa perché i giovani trovano un ambiente di accoglienza, dove possono migliorare se stessi, in una clima di leggerezza e di tranquillità, condividendo le esperienze gli uni con gli altri. Avendo lavorato molti anni in questo settore ho visto molta sofferenza - ha aggiunto Angeli -, ed ho notato come il dolore possa produrre un cambiamento e proprio per tale ragione ritengo che convegni e momenti di condivisione come questo organizzato oggi possa aiutare a consolidare consapevolezza, sensibilizzando sui rischi e i pericoli che si celano dietro all’alcolismo, per cui è necessaria la cooperazione di tutti, dalle forze dell’ordine, alle istituzioni, alle scuole". Il ruolo primario della consapevolezza, della prevenzione e dell’informazione sui pericoli derivanti dal consumo eccessivo dell’alcol è stato sottolineato anche dal vice questore di Terni, Giuseppe Taschetti: "La Polizia di Stato è impegnata in prima linea in una duplice attività: prevenzione e repressione. I controlli che mettono in campo le forze dell’ordine sono conseguenti alla prevenzione rispetto alla diffusione delle sostanze alcoliche, che rappresenta una delle prime cause degli incendi in strada, seguiti dalle risse e dall’abbassamento dei freni inibitori associato al consumo di alcol. Comportamenti su cui bisogna riflettere ma su cui si deve attivare anche l’azione di coscienza. Ad esempio per coloro che lavorano nei pubblici esercizi che non devono vedere alcol ai minori. Ricordo che la vendita di alcolici è vietata sotto i 18 anni. È necessaria un'azione di coscienza, di etica professionale e commerciale".
18/12/2024 ore 3:43
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