De Rebotti si dimette da presidente regionale dell'Anci e si candida a diventare segretario regionale del Partito Democratico
Il sindaco di Narni Francesco De Rebotti si candida a diventare segretario regionale del Partito Democratico. La notizia era nell'aria già da qualche tempo ma ora è ufficiale. Il sindaco di Narni, che è anche presidente dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha deciso di rinunciare a quest'ultima carica. Ed ha affidato ad un post lanciato sui social questa sua volontà. "La decisione da me assunta di contribuire alla rinascita del Partito Democratico dell’Umbria attraverso la candidatura alla Segreteria Regionale, determina - afferma De Rebotti -, scelte necessarie e collegate, motivate dalla volontà di non sovrapporre l’impegno per contribuire alla rigenerazione della comunità politica a cui appartengo, al ruolo istituzionale in Anci, che richiede terzietà nel rispetto degli enti locali umbri, notoriamente plurali. Sono altresì convinto che scelte analoghe a quella che mi accingo a compiere vadano fatte subito, non all'esito del Congresso. Per rigore, coerenza, rispetto istituzionale, dopo sei anni mi trovo quindi nelle condizioni di dover rassegnare le dimissioni da Presidente Anci-Umbria. Tale scelta è ulteriormente motivata sia dal rispetto dovuto ai tanti bravi amministratori che ogni giorno affrontano una situazione sempre più complessa, sia dall’esigenza di garantire il massimo impegno possibile per tentare di risollevare le sorti del Partito al quale sono iscritto. Ringrazio per la bella esperienza che mi è stata concessa, in maniera unitaria da colleghe e colleghi Sindaci. Come Amministratore continuerò a sostenere la collaborazione tra Enti Locali, fondamentale strumento di analisi, crescita, costruzione di futuro. Ringrazio sentitamente il Direttore Anci-Umbria Silvio Ranieri, e assieme ad egli tutti i preziosi collaboratori che in questi anni ho avuto l’opportunità di conoscere: la loro professionalità, passione, competenza, generosità e pazienza sono patrimonio da custodire gelosamente".